SCORRANO – È la prima volta che accade nella storia del Comune: in 4 rifiutano di ricoprire la carica di consigliere. Non hanno accettato chiara Scarpa, Andrea Amato, Antonio De Luca e Salvatore Puce. Dopo le dimissioni dei due eletti (Cristian Russo e Antonella Rizzo, seguiti dalla presidente del Consiglio, Anna Grazia De Cagnia), tutti i non eletti hanno detto di no alla maggioranza di Guido Stefanelli. Vinicio Longo e Salvatore Mastroleo, sono i non eletti che hanno accettato di subentrare ai dimissionari. L’ultimo Consiglio comunale, che l’opposizione definisce “spettrale”, è durato meno di 5 minuti: “Una maggioranza agonizzante, che dimostra l’arrivo dei titoli di coda di una esperienza da dimenticare per l’intera comunità” – dichiara il capogruppo Mario Blandolino. La maggioranza è in 7 uomini più il sindaco.
Intanto è giunta al capolinea l’inchiesta “Tornado”, l’indagine con cui i carabinieri di Maglie smantellarono il clan Amato i cui tentacoli si erano allungati nel Palazzo di Città. Trenta arresti e indagati eccellenti a piede libero vennero travolti dal blitz messo a segno il 24 giugno scorso. Tra gli indagati di quella retata compariva e compare anche adesso il sindaco di Scorrano, Guido Nicola Stefanelli, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Accuse che il primo cittadino smentisce decisamente, sicuro di poter dimostrare la sua totale innocenza. Il Comune di Scorrano, nel frattempo, attende il responso del Consiglio dei Ministri, che dovrebbe essere chiamato a breve a decidere sullo scioglimento per infiltrazioni mafiose.