Quarta sconfitta consecutiva per il Lecce, anche se in classica non cambia nulla perché Genoa, Brescia e Spal hanno perso, quindi il Lecce resta a una lunghezza dalla zona retrocessione. Punto e a capo. Ora si ricomincia e si ricomincia per davvero, perché quella al Tardini è stata l’ultima partita del girone di andata. E adesso ci vuole una svolta.
Mr Liverani ai microfoni di Sky
“Stiamo cercando di migliorare sulla intensità di gioco. I giocatori convocati hanno caratteristiche diverse e questo rende questo obiettivo un po’ più impegnativo, bisogna integrare la squadra, specialmente in mezzo al campo.
Si rischia di fare tanta fatica per far girare la palla e poi non siamo attenti in fase di non possesso, perché ci manca quell’aggressività necessaria, un po’ per caratteristiche un po’ per inesperienza”
Eppure nel primo tempo il Lecce si era espresso bene
“Abbiamo affrontato una squadra forte, abbiamo fatto una buona partita fino al goal; non abbiamo avuto paura di giocare e lo abbiamo fatto con i movimenti giusti. Abbiamo preso il goal con una palla nostra in uscita. In questa categoria gli episodi sono importanti”
Il calciomercato per migliorare la squadra
“Non faccio nomi, io posso parlare solo della caratteristiche dei giocatori che servono al Lecce. Cerchiamo un difensore che va a completare il reparto, che abbia caratteristiche un po’ diverse da Lucioni e Rossettini; poi una mezz’ala di grande fisicità e un trequartista che ci dia la possibilità di arrivare con l’ultimo passaggio, che è quello che ci manca. Lo dico da prima di Natale”
I nomi che continuano a circolare sono: Ionita, centrocampista del Cagliari e Djidji, difensore centrale del Torino. Per il trequartista ancora un tentativo si dovrebbe fare per Saponara, della Fiorentina, in prestito al Genoa.
Per il mercato in uscita, invece, Tabanelli, potrebbe andare al Frosinone.
In attesa dei rinforzi e con le difficoltà che inevitabilmente si incontrano nella massima serie, il Lecce continua a scendere in campo con impegno, sacrificio e cuore; lo sa l’allenatore, lo sanno i tifosi (circa 4000 al Tardini) salutati dalla squadra che a fine partita è andata verso gli spalti ad applaudirli.
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