LECCE – Due esposti in Procura per accertare presunte violazioni della normativa urbanistico-edilizia sul DEA di Lecce, seguiti da interrogazioni regionali e parlamentari nonché da una doppia ispezione della Guardia di Finanza (l’una avvenuta il 28 aprile scorso, per la durata di 9 ore, l’altra lo scorso 8 maggio), per acquisire la documentazione e verificare le procedure d’appalto intercorse tra l’Asl ed alcuni fornitori, tra i quali Air Liquid spa, Perulli srl e TMS srl.
Gli esposti – presentati dall’onorevole Antonella Laricchia del M5S e dal consigliere comunale Andrea Guido di Fratelli d’Italia – sono finiti sulla scrivania del sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Alessandro Prontera, che sta coordinando l’attività delle fiamme gialle. Al momento, lo precisiamo, non risultano indagati.
La ricostruzione degli investigatori parte dalla determina del 18 marzo scorso (la n.1439) con cui l’Asl di Lecce ha prorogato il contratto con la Air Liquid – scaduto il 31 dicembre 2019 – per la fornitura di gas medicali, anche al Dipartimento di Emergenza ed Accettazione del Vito Fazzi (trasformato in ospedale Covid), sebbene il DEA avesse già un proprio impianto realizzato dalla Rivoira srl.
Alla determina è poi seguita un’ordinanza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, per la rimozione del bombolone da 15mila litri della stessa Rivoira, per la realizzazione di una “bretella” collegata direttamente al Fazzi per la fornitura dei gas medicali anche al DEA.
Sulla vicenda, oltre ai due esposti, sono state presentate pure interrogazioni regionali ed un’interrogazione parlamentare – da parte dei senatori Iunio Valerio Romano, Barbara Lezzi e Dino Mininno – al ministro della Salute Roberto Speranza.
LA PRECISAZIONE
Con riferimento all’articolo del 13.05.2020 dal titolo “Fornitura di ossigeno, la Procura accende un faro sul Dea di Lecce: indaga la Finanza” il legale Enrico Chirivì, delle due società TMS S.R.L.U. e PERULI SRL, chiarisce che “1 TMS SRLU e PERULLI SRL non si occupano di forniture di ossigeno. 2 Non risulta alcuna indagine nei loro confronti. 3 Hanno sempre operato nel pieno rispetto della legge, ripongono la massima fiducia nella A.G. e sono eventualmente a disposizione per fornire ogni necessaria delucidazione.”