LECCE – Tanti cagnolini festosi hanno scodinzolato questa mattina sullo spiazzo della Chiesa di San Massimiliano Kolbe, a Lecce: anche quest’anno, nonostante la pandemia che stiamo vivendo, e con il rispetto del distanziamento, la Chiesa ha celebrato la Benedizione degli animali, legata a Sant’Antonio Abate: una tradizione che affonda le proprie radici nel Medioevo tedesco e dei monaci di sant’Antonio: il santo, egiziano di nascita e morto nel deserto della Tebaide il 17 gennaio del 357, è considerato il Santo protettore degli animali domestici e la sua effigie lo ritrae con affianco un maialino che reca al collo una campanella.
Questa particolare festa, oltre a ricordare gli animali e la vita del Santo, scandisce anche il tempo tra le semine e i raccolti in agricoltura. In questo particolare momento storico e sanitario, la tradizione ha spinto i padroni degli animali a quattro zampe a partecipare a questa ricorrenza religiosa, con la gioia di chi vive in compagnia degli animali e sa quanta serenità essi possano donare. Infatti, in questo momento di isolamento sociale, gli animali domestici sono una potente medicina: anche recenti studi collegati alle conseguenze dell’emergenza coronavirus lo hanno confermato e chi ha la fortuna di averli lo sapeva già!
Non è stato facile tenerli a bada, i guinzagli si incrociavano fra di loro, ma Don Antonio Murrone ha concesso la Benedizione a tutti, anche ai cagnolini di qualche umano ritardatario! Che Dio li benedica, sempre!