A vederlo giocare, il Lecce, verrebbe da chiedere: ma la serie A la vuoi?
Perché, a parte il compito chiesto da Corini svolto in maniera a tratti lucida, a tratti un po’ meno, il Lecce con il suo carattere oggi non c’è. Non ci sono quella grinta, voglia, determinazione che solo fino a poche settimane fa gli avevano fatto cavalcare l’onda di un sogno che oggi sembra affievolito; e non tanto per il risultato con il Venezia (un solo gol recuperabile), quanto per l’atteggiamento dei giallorossi che in campo non riescono a trasmettere più quella carica necessaria per prendere una partita e farla propria; carica che invece il Venezia ha avuto e che gli ha permesso di guidare per tutto il primo tempo e di restare organizzato e pungente all’occorrenza nel secondo.
Ma dov’è il Lecce di un mese fa? Dov’è quel temperamento? Corini ne è certo: non è l’energia che manca alla sua squadra:
“Energia ce l’abbiamo sempre avuta. Il Venezia è stato bravo sulle palle inattive dove hanno giocatori che calciano molto bene. È mancato il passaggio decisivo nel primo tempo, quelli che ti cambiano la partita. Nel secondo tempo abbiamo avuto due occasioni, è mancato un pizzico di qualità e di incisività.
Loro sono partiti in maniera molto aggressiva, hanno conquistato 3 o 4 calci d’angolo, sono stati pericolosi, dal punto di vista mentale e psicologico hanno avuto un approccio che ha consolidato il loro atteggiamento. Noi siamo stati capaci a reggere, a uscire da quel momento di difficoltà dovuto a questo tipo di situazione; già nel finale del primo tempo ci siamo riequilibrati. Nel secondo tempo abbiamo poi avuto il controllo del gioco, abbiamo costruito situazioni dove è mancato un pizzico di lucidità e magari la scelta corretta da fare nel passaggio finale, ma la squadra ha combattuto, ha lottato e dobbiamo solo preparare al meglio questa partita che avremo giovedì”.
Tre giorni per preparare la gara di ritorno. Un solo gol basterebbe al Lecce per passare in finale; poiché, a parità di reti, si qualifica la squadra con il miglior piazzamento in classifica:
”Sicuramente ci sarà un lavoro dal punto di vista mentale, affinare qualcosa dal punto di vista tattico per conoscere ancora meglio determinate cose che ci possono aiutare a vincere la partita”.
Per la gara di ritorno, si conta sul rientro dei due attaccanti oggi assenti:
“Per la partita di ritorno potremo recuperare Rodriguez e Pettinari che sono due armi in più. Dobbiamo vincerla”.