ROMA – La sentenza del Consiglio di Stato boccia il Tar e dà una grande delusione a Sergio Blasi. Per l’avvocato Federico Massa è una decisione incomprensibile, ma si riserva di leggere le motivazioni. “Dall’unicità della graduatoria dei voti residuati – entra nel merito la sentenza – non discende, come sostenuto dal giudice di primo grado, che lo scorrimento debba continuare, una volta assegnato il seggio alla circoscrizione che ne è priva, prescindendo dall’ordine naturale della graduatoria e, quindi, a discapito delle circoscrizioni che, avendo attenuto il maggior numero di voti residui, occupano le posizioni più alte della medesima”.
La parola (quasi) definitiva potrebbe arrivare il 29 settembre, quando il Tar tornerà a pronunciarsi sui ricorsi rimasti pendenti in attesa della decisione del Consiglio di Stato, arrivata oggi. Tra questi c’è il ricorso di Domenico De Santis (Pd), non appellato, che tuttavia in base alla odierna decisione dei giudici di Palazzo Spada resterebbe comunque fuori in favore di un altro candidato del Pd della circoscrizione di Brindisi. A settembre si definiranno dinanzi al Tar anche i ricorsi del centrodestra sul premio di maggioranza, che potrebbero ridisegnare il Consiglio regionale anche sui numeri: 27 seggi alla coalizione di Michele Emiliano al posto dei 29 che attualmente occupa, con il conseguente ingresso dei candidati di Forza Italia Antonio Paolo Scalera e Vito Depalma, a scapito di Mario Pendinelli (Popolari con Emiliano) e Peppino Longo (Con Emiliano).