Docente per professione, scrittore per passione, Paolo Barili sposato con Deborah dal 2001, padre di Viola e Benedetta, professore di Scienze della Terra, Biologia e Chimica presso gli Istituti Tecnici. Nato a Badia Tedalda in provincia di Arezzo e dal 2016 residente nella bellissima terra del Salento, precisamente a Nardò.
Ma chi è Paolo Barili, autore di romanzi gialli? Come e quando è nata la passione per la scrittura?
Come è riportato nelle note biografiche del libro, sono un grande appassionato di arte in ogni sua espressione. Non pensavo di scrivere tre libri, non era certamente un mio sogno nel cassetto ma, probabilmente, era un qualcosa che faceva parte di me stesso e che, in maniera del tutto improvvisa, è venuta fuori. Ho avuto da sempre la passione per la scrittura così come quella per la musica, per il cinema e per l’arte in genere. È bello ‘scoperchiare’ i propri sentimenti per instaurare una sorta di gioco che permetta di conoscerci meglio. E questo è il filo conduttore, l’intenzione del mio libro.
“Da un’altra finestra” è l’ultima creazione edita da Musicaos Editore a febbraio 2023, dopo il successo delle due pubblicazioni precedenti, La traccia del 2013 e Radice quadrata di s(tre)ga del 2017. “Da un’altra finestra”, il titolo scelto per il tuo ultimo romanzo, fa riferimento alla finestra di chi?
Il titolo del libro, giustamente, è fatto apposta anche per suscitare la curiosità da parte del lettore. Inoltre, in questo caso, si riferisce ad un’altra finestra posta su un’altra casa dove sta avvenendo un omicidio. Rappresenta, quindi, anche il punto di vista dell’assassino e come lo stesso evento può essere visto da angolazioni diverse.
Afferma il maestro Andrea Camilleri, autore nella sua lunga carriera di scrittore di più di 100 opere tra romanzi, raccolte di racconti brevi, saggi ed anche pezzi teatrali “Il giallo funziona, ed è vera letteratura. In televisione la tecnica del giallo, se ben riprodotta, può dare ottimi risultati”. Quale aspetto l’affascina di questo genere letterario? E qual è il suo ‘sogno’ giallo?
Grazie per la citazione del “maestro” Camilleri del quale sono un grandissimo fan. I miei primi due libri erano più spostati sul versante thriller: più onirico il primo, esoterico il secondo. Con il terzo ho cercato di “evolvermi” e quindi affrontare un giallo vero e proprio, una sorta di “upgrade” della mia capacità di scrivere. C’è il classico schema del giallo: un omicidio vero e proprio, un assassino e una persona, in questo caso fuori da quel contesto, che cercherà di risolvere il mistero. Naturalmente, non voglio paragonarmi a i maestri del genere come Agata Christie, Simenon, Conan Doyle, ecc. ma il mio “sogno giallo” consiste proprio nell’apprezzamento di questo genere e della scrittura necessaria per creare la trama del libro, provando a trasmettere, con intensità, le emozioni al lettore ed anche la curiosità nel cercare di capire come realmente si sono svolte le “faccende”.
“Da un’altra finestra”, un giallo fresco, che scena dopo scena, rende il lettore partecipe della storia, affascinandolo, coinvolgendolo in prima persona, spingendolo a ‘spiare’ dalla finestra della sua casa. Un intreccio dei fatti scritto con logica e creatività, senza togliere al lettore il gusto della suspense e senza lasciare nulla al caso. Luoghi, tempo, spazio e personaggi abilmente animati dalla penna di Paolo Barili, mistero e indizi sapientemente dislocati che lasciano col fiato sospeso sino all’ultima pagina. Da leggere.