Danneggia e vandalizza il basolato, poi minaccia il gestore di un bar. È successo questa mattina in Piazza d’Italia, zona Porta San Biagio
Passato il 4 Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, il Monumento dei Caduti è tornato ad essere proprietà privata dei senza fissa dimora. “Sono tornati i bisogni a cielo aperto, il degrado, i rifiuti abbandonati, le suppellettili sparse, la sporcizia e il pericolo delle aggressioni – spiega il consigliere comunale Andrea Guido –
L’episodio di oggi è successo a metà mattinata, quando un gruppo di cittadini, tra cui il gestore di un noto bar delle vicinanze – si trattava di una donna tra l’altro – ha provato a fermare uno dei senza tetto che frequenta normalmente la zona il quale era intento a smontare letteralmente i sampietrini che compongono il pavimento della piazza. Solo l’arrivo delle volanti ha convinto il senza fissa dimora a desistere dalla sua attività vandalica.
Le forze dell’ordine, come al solito, hanno potuto solamente perquisire e accertare l’identità del malintenzionato, non potendo fare altro.
Una volta liberata l’area dai militari il malintenzionato è tornato al suo intento decidendo, in più, di lanciare verso i passanti i mattoni divelti e minacciando di morte la povera signora gestore del bar colpevole di aver allertato le forze dell’ordine.
Nei giorni antecedenti al 4 novembre, la piazza è stata piantonata giorno e notte, h 24, per garantire l’assenza di determinate persone non gradite e il permanere del decoro nell’area. Passata la ricorrenza tutto è tornato come prima, se non peggio.
Nulla di nuovo rispetto a quanto siamo stati abituati dall’Amministrazione di Salvemini che interviene solo per evitare il propagarsi delle proteste e delle polemica, fornendo contentini utili solo a risolvere i problemi per pochi giorni, se non per poche ore.
La delusione per l’operato di questa Amministrazione è tanta ed è profonda. Oggi, da cittadino prima che da consigliere, mi sento di essere stato preso per i fondelli ogni volta che è stata annunciata e celebrata una soluzione inadeguata e palesemente temporanea ad ogni problema di vivibilità, decoro, sicurezza e qualità della vita”.