MARTANO (Lecce) – La difesa rinuncia all’appello e la sentenza diventa definitiva. Si conclude, così, con largo anticipo la vicenda giudiziaria di una 35enne di Martano, sempre domiciliari, condannata dal Tribunale di Lecce a 4 anni e 4 mesi di reclusione con le accuse di tentato infanticidio in condizioni di abbandono e occultamento di cadavere. Decorsi i 45 giorni per impugnare la sentenza in Appello, gli avvocati Anna Elisa Prete e Giampaolo Potì non hanno ritenuto depositare l’atto e la sentenza è diventata così definitiva. Una scelta di opportunità alla luce della riforma Cartabia e che consentirà una scarcerazione in tempi più brevi. all’app
La 35enne aveva nascosto la gravidanza ai suoi parenti. E anche il suo convivente doveva essere all’oscuro. Partorì la mattina del 23 luglio del 2021 in maniera del tutto clandestina all’interno dell’abitazione in cui viveva con tutto il resto del suo nucleo familiare. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la giovane mamma recise il cordone ombelicale con una forbice infliggendo alla neonata non meno di tre tagli in corrispondenza della carotide con un coltello prelevato da casa procurandole ferite lacero contuse all’altezza del collo: “tre lesioni lineari: una di un centimetro e mezzo; un’altra di quattro centimetri e mezzo superficiale e una terza di 5 centimetri più profonda.
Un gesto estremo, secondo i , dettato dalla disperazione di una donna vittima di episodi di violenza di genere all’interno delle pareti domestiche esplosi in questo modo. La piccola venne salvata dal tempestivo intervento del padre. Svegliatosi intorno alle 5 del mattino, dapprima soccorse la compagna in cucina dove era in preda ad una grave crisi emorragica. Subito dopo, attirato da rumori dall’esterno, raggiunse il giardino. Dove percorsi circa cinque metri, ritrovò il corpo della neonata riverso per terra in un asciugamano da mare. L’uomo chiese immediatamente soccorso tramite il numero di emergenza 118 e la neonata venne ricoverata in ospedale dove, grazie alle cure dei medici, si è gradualmente ripresa. Ora vive con un’altra famiglia vicina al padre circondata da tanto affetto e amore.