Sembra davvero l’amministrazione dei controsensi. Esperti in paradossi. L’ultimo in ordine di tempo: il collegamento Lecce Giorgilorio, con un bus di Sgm che collegherà la frazione di Surbo e il centro commerciale con la città capoluogo. Finisce l’isolamento hanno detto salutando con soddisfazione questa novità che interessa i cittadini di Giorgilorio. E allora ci chiediamo, quando finisce l’ isolamento dei cittadini di Lecce e delle sue periferie
Sì perché il paradosso è proprio questo. Si pensa a creare ex novo collegamenti con gli altri paesi limitrofi, trascurando le periferie, collegate pessimamente con il centro cittadino. Oltretutto diventa ancora più impensabile collegare la zona Pip di Surbo, quando invece nessun tipo di collegamento esiste con la zona industriale di Lecce. Lo afferma Francesco Cazzella, capogruppo di Io sud al comune di Lecce. L’ottica- dicono è quella dell’area vasta, e già si pensa ai collegamenti con altri paesi dell’ hinterland. Ma qualsiasi persona di buon senso penserebbe prima al sistema trasporti su Lecce che fa acqua da tutte le parti, e poi all’area vasta! Ogni giorno registriamo il malcontento dei cittadini leccesi, che vedono sopprimere corse, che vedono scomparire servizi per assenza di personale. In questi giorni, alcuni residenti e dipendenti comunali che lavorano nel centro della città hanno segnalato la soppressione- si spera temporanea- del sevizio navetta dal parcheggio del Carlo Pranzo, pur essendo possessori di regolare abbonamento. Altro che terzo millennio- come ama dire il consigliere Solero, a Lecce viabilità e trasporti sono “ all’ età della pietra” ! Una città che negli anni passati è riuscita a diventare davvero porta d’ Europa, oggi sembra condannata a perdere terreno, a vedersi relegata ad un ruolo sempre più marginale, in attesa di un “treno”, anzi di “Bus” dello sviluppo che non arriverà mai in queste condizioni. Ottica dell’area vasta, qui sono così miopi da non riuscire a vedere le cose più banali, a danno dei cittadini , delle piccole attività commerciali, povere vittime di un’amministrazione sorda alle esigenze e ora anche miope.