“Non è vero che svendiamo i terreni per pochi spiccioli”. Luigi Rizzo, presidente della Commissione Bilancio, replica a muso duro alle affermazioni apparse il 12 gennaio su “La Gazzetta del Mezzogiorno” relative alla possibilità che un cittadino, titolare di un diritto
di enfiteusi, possa affrancare, cioè diventare proprietario, di terreni comunali pagando un cifra irrisoria. A sollevare il caso era stata la consigliera del Pd Rita Quarta che aveva definito la relativa delibera “imprecisa e generica”.
“La consigliere Quarta – attacca Rizzo – dovrebbe sapere che l’Istituto dell’enfiteusi dà diritto all’enfiteuta di affrancare il terreno divenendone pieno proprietario. Non può, dunque, il Comune di Lecce e qualsiasi altro ente pubblico o privato opporsi alle richieste di affrancazione se non quello di determinare – in mancanza di specifici riferimenti – l’apposito canone. Cosa che puntualmente abbiamo provveduto a fare”.
“Certo – conclude Rizzo – tutto è perfettibile e migliorabile. Invito dunque la consigliere Quarta a proporre eventuali emendamenti”.
La vicenda è approdata oggi in Commissione Bilancio.