MALU’ART&FOOD nella programmazione “Incontro con l’autore” presenta il volume di Fulvio Farachi “Di Palo in Frasca. Alla ricerca di Viger. . .”, L’Officina delle Parole Editore.
L’appuntamento per mercoledì 16 Febbraio alle ore 20.00 presso il Malù Cockail lounge bar-Lecce Via Braccio Martello.
Converseranno con l’autore Pompea Vergaro, Roberto Martalò e Mauro Ragosta con letture di Elisabetta Opasich e Alessandra Ragusa.
Durante la serata si esibirà il gruppo Zed-Sax con Gigi Zitano e Francesco D’elia
Nella sala del Malù saranno esposte le opere delle artiste salentine Gianna Stomeo e Marina Colucci.
Durante l ‘incontro, gli invitati, potranno degustare un delizioso calice di vino accompagnato da decorosi e sfiziosi stuzzichini della casa. (€ 5.00)
“Il libro di Fulvio Farachi è quasi un diario, quasi, perché questo lavoro ne possiede solo la struttura e non le finalità. Sono pagine di riflessioni sugli accadimenti giornalieri, infatti l’autore “elabora secondo le sollecitazioni che vengono dal mondo esterno”, come egli stesso chiarisce nell’incipit.
Egli scrive sui fogli, seduto al bar insieme ai suoi amici o, il più delle volte, da solo, e con tanta voglia di comunicare i suoi …rimugini, seguendo il filo cronologico della propria vita legata a tutte le problematiche che i media, tv, giornali, internet ci rovesciano addosso tutti i giorni.
Le tematiche trattate vanno da quelle della scuola, alla spazzatura e raccolta differenziata, al calcio, al tempo libero, agli immigrati, alla topomastica, all’ignoranza e a tante tante altre argomentazioni, saltando appunto di palo in frasca.
“Di Palo in Frasca” è un libro smontabile, da consultare secondo il momento e le proprie necessità.
“Di Palo in Frasca” è percorso da un sottile e vigoroso senso dell’ironia e da profondi sentimenti, perchè, in fondo, Fulvio Farachi, è così che vive la propria vita. Egli è anche e, soprattutto, curioso e aperto alle novità.
Lungo le 200 pagine l’autore è “alla ricerca di Viger”che è il sottotitolo del libro. Un mistero che condurrà il lettore fino all’ultima pagina. Ma ci sono altri misteri da svelare come alcune lettere dell’alfabeto che si incontrano lungo le pagine per poi ritrovarle ricomposte in una sigla, nella pagina finale. L’autore affronta sì tematiche importanti, ma spesso dà l’impressione che voglia giocare un po’. E questo impreziosisce l’opera.
Il volume è arricchito da immagini e da una coloratissima veste grafica dove si è giocato sul carattere stesso del testo, che pare ora animarsi, ingrandirsi e rimpicciolirsi, come se lo si guardasse attraverso uno specchio deformante e cambiare colore come accade nei testi dei bambini. La scelta scaturisce dalla necessità di creare un equilibrio con i temi trattati e dare importanza alla parola, perchè l’autore si diverte usando anche il linguaggio parlato quando scrive Erridi, Ecchissenefrega, Essi, volendo, a volte, privilegiare il suono, l’impeto e la forza della parola più che il suo stesso significato”.