Il primo di aprile il direttore del dipartimento di prevenzione area sud della asl di Maglie, dr Corrado Denotarpietro, ha messo la parola fine, almeno per questo anno scolastico, alla querelle della cucina delle scuole materne ed elementari di Maglie, quella di via Cubajo; per rinfrescare la memoria, quella delle ripetute blatte
trovate la prima volta nel lontano ottobre dell’anno scorso dai carabinieri della stazione di Maglie che, nell’occasione, chiesero il supporto degli ispettori della asl, e poi nel novembre successivo. La scoperta creò non poco scalpore e preoccupazione grazie al ritorno mediatico che permise alle famiglie di conoscere la situazione. I genitori dei numerosi, quasi 150 bambini che mangiavano i pasti preparati nella cucina, si erano preoccupati, ma le mamme, in particolare, erano state rassicurate dalla ditta appaltatrice il servizio votata alla risoluzione del problema in tempi rapidi.
Al termine degli accertamenti, gli ispettori della asl diedero alcune prescrizioni alla cooperativa detentrice dell’appalto che nel frattempo aveva continuato a cucinare nella medesima cucina, per adempiere ai quali dovevano essere effettuati alcuni interventi manutentivi più o meno costosi; il 30.3 il comune di Maglie comunicava alla asl, che girava la comunicazione ai carabinieri di Maglie con i quali erano stati fatti gli accertamenti, il completamento dei lavori di adeguamento prescritti il 18 novembre e prorogati già una volta; il giorno successivo la asl procedeva ad ispezione per verificare la conclusione dei lavori, ma trovava discrepanze tra la lettera del comune e la realtà: mancanza dei lavelli, zanzariera, rubinetteria dei servizi igienici, sporcizia varia non essendo state effettuate le operazioni di straordinaria pulizia e disinfezione dei locali e delle attrezzature, motivi per i quali non può essere esercitata allo stato attuale l’attività di preparazione del vitto. Nella considerazione che nella lettera con cui sono state date le prescrizioni era inserita anche la comunicazione dl termine perentorio per la revoca della DIA per l’attività di preparazione dei pasti, la stessa, e quindi l’autorizzazione sanitaria, è stata revocata: tradotto, l’attività potrà riprendere solo una volta riacquisiti tutti i presupposti dell’autorizzazione sanitaria, agibilità compresa. Lavori fatti, conclusi, pagati ma il tutto in ritardo che ha vanificato l’impiego di risorse per la riattivazione immediata del servizio. I pasti, quindi, vengono e verranno preparati alla sede centrale della cooperativa a Galatone e trasportati nelle scuole di Maglie, anche se la cosa non è conosciuta da molti.