Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano avranno un nuovo processo davanti al Tribunale del Riesame di Taranto per l’uccisione di Sarah Scazzi avvenuto ad Avetrana lo scorso anno. Lo ha deciso la prima sezione penale della Cassazione che, accogliendo la tesi difensiva
rappresentata dagli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, hanno annullato con rinvio al Tribunale del Riesame di Taranto per un nuovo esame.
Per la seconda volta, quindi, la Cassazione da’ ragione alla difesa di Sabrina Misseri. Questa volta insieme alla posizione della ragazza accusata di aver ucciso la cuginetta Sarah Scazzi, ad Avetrana il 26 agosto del 2010, i supremi giudici hanno valutato anche gli indizi a carico della madre di Sabrina, Cosima Serrano: e hanno deciso che anche quelli erano deboli. O comunque non sufficienti a superare il vaglio di legittimita’.
”Cosa volete che vi dica: e’ la seconda volta che siamo tornati in Cassazione chiedendo la scarcerazione di Sabrina, ed e’ la seconda volta che i supremi giudici annullano, se pur con rinvio, un provvedimento emesso dall’autorita’ giudiziaria di Taranto…”, ha commentato l’avvocato Franco Coppi, difensore di Sabrina, che prima della decisione aveva ribadito come l’alibi della sua assistita fosse ”di ferro”. ”L’alibi di Sabrina – ha detto – e’ consacrato da una serie di telefonate che lei aveva in corso per organizzare una gita al mare: i tabulati certificano queste chiamate nei momenti in cui, secondo l’accusa, veniva uccisa la povera Sarah Scazzi”. La discussione, in Cassazione, si era protratta per circa 5 ore, dalle 10 del mattino alle 3 del pomeriggio. Non erano mancati inconvenienti: c’era stata una lunga battuta d’arresto alla ricerca del ricorso della difesa di Cosima Serrano contro la custodia cautelare per il sequestro. Alla fine il ricorso e’ stato rintracciato nella cancelleria della I Sezione penale che ne ha cosi’ potuto prendere cognizione. In questo modo si e’ evitato il rinvio dell’udienza. Alla difesa faceva gioco avere una decisione della magistratura di legittimita’ in vista dell’apertura del processo il prossimo 10 ottobre. E’ la terza volta che la Cassazione annulla con rinvio provvedimenti di custodia cautelare a carico delle persone coinvolte nel delitto di Avetrana: due volte per Sabrina, una volta per Cosima e nemmeno una settimana fa, il 21 settembre, per Carmine Misseri e Cosimo Cosma, zio e cugino di Sabrina accusati di soppressione di cadavere. Le motivazioni del verdetto di questa sera saranno depositate tra circa 30 giorni e saranno estese dal consigliere Margherita Cassano.