All’esito di complesse indagini di polizia economico – finanziarie sviluppate al fine di chiarire le cause che hanno provocato il dissesto di un’impresa della provincia operante nel settore del commercio al dettaglio di arredamenti, poi dichiarata fallita nel 2009, il Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Lecce ha denunciato alla locale Procura della Repubblica quattro persone.
L’accusa nei loro confronti é quella di bancarotta fraudolenta e documentale, di cui i quattro si sono resi autori nelle loro rispettive vesti di amministratori di diritto e di fatto.
Le indagini dei Finanzieri hanno consentito di accertare distrazioni di beni per un totale complessivo di circa 250 mila euro in pregiudizio di terzi creditori; in particolare, oltre 175 mila euro riferiti al valore delle rimanenze e circa 20 mila a disponibilità liquide.
Sono state accertate, inoltre, irregolarità contabili perpetrate al fine di impedire la ricostruzione del volume di affari dell’impresa, in relazione alle quali i soggetti denunciati risponderanno anche del reato di bancarotta documentale.
Qualsiasi imprenditore che esercita un’attività commerciale, infatti, è obbligato alla regolare tenuta dei libri e delle scritture contabili; si tratta di una funzione essenziale per l’esercizio di impresa poiché rende pubblica la consistenza del patrimonio sul quale possono rivalersi gli eventuali creditori.
Le attività condotte nel particolare settore dalle Fiamme Gialle leccesi, si collocano tra quelle poste in essere dalla Guardia di Finanza a tutela del corretto funzionamento delle attività imprenditoriali, a presidio, cioè, della legalità e della correttezza della gestione delle imprese, a tutela dei creditori.