I reparti del Comando Provinciale Lecce della Guardia di Finanza, al fine di contrastare il fenomeno della mancata emissione di scontrini e ricevute fiscali, nel corso del mese appena trascorso hanno accertato 217 violazioni, con una percentuale di irregolarità che sfiora il 44 %.
In particolare, sono state rilevate 28 mancate emissioni di ricevute fiscali e 189 di scontrini fiscali, per le quali sono state irrogate sanzioni amministrative per 111.972 euro.
Le violazioni riscontrate hanno riguardato per il 53% i commercianti al dettaglio con posto fisso, per il 24% gli ambulanti, per il 12% bar e ristoranti, per il 4% barbieri e parrucchieri, per il 4% le officine meccaniche e gli autolavaggi, per il 3% altre tipologie di esercizi commerciali.
La normativa regolante la specifica materia prevede, oltre alla pena pecuniaria di 516 euro per ogni violazione, anche la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio commerciale nel caso in cui il soggetto obbligato non emetta 4 scontrini nel corso di 5 anni consecutivi.
In questo specifico caso, l’Agenzia delle Entrate, su proposta della Guardia di Finanza, dispone la chiusura dell’esercizio da un minimo di 3 ad un massimo di 30 giorni in considerazione della recidività del soggetto e dell’importo relativo all’acquisto non registrato.
A tale proposito, la Guardia di Finanza di Lecce, dall’inizio dell’anno ad oggi, ha inoltrato 10 proposte (6 ambulanti, 2 supermercati, 1 negozio di abbigliamento ed 1 salone di barbiere) ai competenti Uffici Finanziari e ha proceduto all’esecuzione di 7 provvedimenti di chiusura (4 ambulanti, 1 pasticciere e 2 negozi di abbigliamento).