La truffa continua a viaggiare sul web. Ne sanno qualcosa quattro ragazzi toscani che, dopo avere scelto un B&b in cui trascorrere le vacanze ad Otranto ed avere versato la caparra, sono rimasti “fregati”. Ancora una volta, al centro della vicenda il bed & breakfast “La Rosa”, segnalato anche dal Comune della città dei Martiri.
Dal 17 luglio scorso, infatti, sul sito del comune idruntino c’è l’avviso a diffidare dal B&b in questione, perché non ha alcuna autorizzazione e, soprattutto, non esiste.
Eppure, continua a mietere vittime, nonostante le numerose segnalazioni, anche su siti dedicati ai viaggi ed alle strutture ricettive.
Quattro giovani toscani, di Lucca e Pisa, lo hanno scoperto pagando sulla loro pelle, o meglio sul loro portafogli. Dopo avere scelto il B&b per trascorrere cinque notti, hanno versato la caparra di 350, come da accordi presi via mail col “titolare” della struttura ricettiva, il sedicente Andrea Silvestro.
Versato l’acconto e preparati i bagagli, però, i giovani hanno fatto la sgradita sorpresa: il numero telefonico fornito per il B&b era inesistente e la pagina web, che pubblicizzava la struttura, era scomparsa nel nulla. Così come i soldi, intascati dall’ignoto truffatore.
I ragazzi hanno presentato denuncia presso la caserma dei carabinieri di Otranto e dei fatti è stata informata la polizia postale della Questura di Lecce, che ha avviato le indagini.