Spunta fuori un’inchiesta per usura che vede indagato l’onorevole Vincenzo Barba. A dare il via alle indagini la denuncia di una donna di Parabita. Ma Barba respinge le accuse: “l’ho solo aiutata perché era in difficoltà poi ho preteso la restituzione dei soldi. Ho agito nella piena legittimità. Chiarirò tutto”.
La Procura intanto ha già disposto una consulenza.
Secondo quanto riportato nella denuncia, nel 2005 la donna si sarebbe rivolta all’allora senatore, da tempo suo amico, perchè era in seria difficoltà economica. Barba le avrebbe prestato 180mila euro, per estinguere una procedura esecutiva e per sollevare la donna dalla situazione di bisogno. In cambio la presunta vittima avrebbe rilasciato procure in bianco che, poi, il parlamentare avrebbe opzionato per vendere a se stesso due appartamenti della presunta vittima: uno a Parabita e l’altro a Rivabella, per un valore complessivo di quasi 400mila euro. Questo è quello che sostiene la donna. Ora saranno le indagini, che stanno muovendo i primi passi, ad accertare come siano andate realmente le cose. Gli investigatori dovranno valutare se la differenza fra il valore degli immobili e la somma prestata sia o meno compatibile con un tasso usuraio. Di questo si occuperà il consulente Giorgio Rubino. Il conferimento dell’incarico è previsto per il prossimo 19 novembre.