Due assoluzioni ed una condanna in Appello nell’ambito del processo in cui gli imputati erano accusati di usura. Condannati in primo grado, i fratelli Turi, Maurizio, di 62 anni e Aldo, di 59, di Borgagne sono stati assolti con la formula perché il fatto non sussiste. In primo grado erano stati condannati rispettivamente ad un anno e sette mesi e a due anni e sei mesi. I due fratelli noti imprenditori nel settore oleario vennero anche raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e per quell’accusa subirono un grave danno d’immagine per la loro attività. Furono anche bloccati i fondi della Comunità Europea. L’indagine venne avviata con un’autodenuncia sporta da Vincenzo Antonazzi, 78enne di Lecce, che riferiva di una presunta attività di strozzinaggio condotta dai due fratelli ai danni di persone rimaste sconosciute dal 2000 al 2007. Antonazzi avrebbe svolto il ruolo di intermediario per conto dei due fratelli e in Appello è stata confermata la condanna di primo grado ad un anno e sette mesi. Il procuratore generale Antonio Maruccia aveva chiesto la conferma della condanna per i tre imputati. I fratelli Turi erano assistiti dagli avvocati Carlo Sariconi, Marco Castelluzzo e Luigi Covella. Antonazzo, invece, da Elio Maggio.
F.O.