LECCE – Due anni e dieci mesi per i nove chili di marijuana nascosti all’interno del seminterrato della propria abitazione. E’ questa la sentenza inflitta a Giovanni Guacci, 32enne leccese, arrestato a fine febbraio con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La sentenza è stata emessa dal gup Simona Panzera nel processo in abbreviato a fronte di una richiesta di 3 anni e 4 mesi invocata dal pubblico ministero Antonio Negro. L’operazione venne eseguita nel rione San Pio dove i poliziotti del Reparto prevenzione crimine stavano eseguendo controlli antidroga.
Gli agenti fermarono il giovane per l’identificazione. Ma proprio davanti al cancello, i poliziotti fiutarono un forte odore di marijuana, provenire da un seminterrato. Scattò così la perquisizione. All’interno dell’appartamento perquisito venne ritrovata una borsa termica: dentro quasi 9 chili di marijuana. Lo stupefacente era stato suddiviso in sette involucri e finì sotto sequestro insieme a un bilancino di precisione. Al termine degli accertamenti, sentito il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica, Roberta Licci, Guacci venne arrestato e accompagnato in carcere. Nei guai finì anche la coinquilina confinata ai domiciliari sempre per lo stesso reato.
F.Oli.