CAVALLINO (Lecce) – Si terrà nella Sala Consiliare «Mario Gorgoni» del Palazzo Ducale dei Castromediano a Cavallino, sabato 15 dicembre 2018, alle ore 18.30, la presentazione del libro di Andrea Angeli «Kabul-Roma. Andata e ritorno (via Delhi)» (Rubbettino). Ad aprire la serata saranno i saluti del Sindaco di Cavallino Avv. Bruno Ciccarese Gorgoni. Dialogheranno con l’autore l’Ammiraglio Sq Claudio Confessore e il Generale Cd’A Vincenzo Santo.
Il libro
Uno squarcio della carriera di un funzionario internazionale che spazia dagli infidi sentieri balcanici alle stanze ovattate della Farnesina, dalle prigioni del Kerala al confinamento in un container della base Nato di Herat. Storie vecchie e nuove legate al peacekeeping e alla diplomazia internazionale che si intrecciano. Uno spaccato di vita al centro di avvenimenti controversi che hanno costellato la nostra storia recente e su cui non si è ancora fatta chiarezza. Al centro la nebulosa vicenda dei fucilieri di marina in India, annosa questione su cui giudizi ed interpretazioni non si contano e alla quale il libro dà alcune risposte.
«Kabul-Roma», al pari de precedenti volumi dello stesso autore – Professione peacekeeper e Senza pace – racconta la vita in prima linea di un funzionario ONU che attraversi una delle più gravi crisi mondiali. Lo spaccato di un mestiere nuovo, che riserva sollecitazioni, imprevisti e avventure di ogni tipo. Una testimonianza diretta di quello che comporta l’impegno in missioni quasi impossibili. Aneddoti e riflessioni di un osservatore privilegiato sulla vita dei caschi blu, dall’America latina alla Namibia, dal Sud-est asiatico ai Balcani, dall’Afghanistan all’Iraq e infine all’intricatissimo Caso Marò. Episodi registrati da giornali e Tv riemergono a tutto-tondo dalla penna di chi più di altri è stato al fianco dei soldati italiani per la pace.
Andrea Angeli
Ha fatto parte dei contingenti di pace nelle Nazioni Unite in Namibia, Cambogia, Timor Est ed ex Jugoslavia dove è rimasto per 14 anni. Sempre con l’ONU ha prestato servizio a Santiago del Cile negli ultimi anni del regime militare, nella Baghdad di Saddam Hussein e a New York nella sezione per il Debito dei Pesi in via di sviluppo guidata all’epoca da Bettino Craxi. È stato inoltre portavoce OSCE in Albania, dell’Unione europea a Skopje e Kabul, oltrte che dell’Autorità di Coalizione a Nassiriyah. Durante i governi Monti e Letta è stato costretto collaboratore alla Farnesina del Sottosegretario de Mistura per poi divenire political adviser della NATO prima a Herat e quindi a Pristina.