Il livello del mare si sta innalzando velocemente: a rischio inondazione un totale di 40 aree costiere, tra cui il Salento.
Secondo le proiezioni dell’Enea, entro il 2100 migliaia di chilometri quadrati di aree costiere italiane rischiano di essere sommerse, in assenza di interventi di mitigazione e adattamento.
In particolare, nella mappa diffusa emerge che a rischio sono una l’area di Lesina (Foggia) e di Taranto in Puglia; l’innalzamento del mare, inoltre, nei principali porti del nostro Paese nel 2100, è stimato intorno a 1 metro ed i picchi si avranno a Brindisi (+1,028 mt), Venezia (+1,064 metri), Napoli (+1,040 mt), Cagliari (+1,033 mt) e Palermo (+1,028 mt).
Il fenomeno dell’innalzamento del Mediterraneo colpisce tutte le Regioni italiane bagnate dal mare e stando ai dati diffusi dall’Agenzia, entro la fine del secolo l’innalzamento del mare lungo le coste italiane sarà tra 0,94 e 1,035 metri (modello cautelativo) e tra 1,31 metri e 1,45 metri.
Secondo gli esperti Enea, “a questi valori bisogna aggiungere il cosiddetto ‘storm surge’, ossia la coesistenza di bassa pressione, onde e vento, variabile da zona a zona, che in particolari condizioni determina un aumento del livello del mare rispetto al litorale di circa 1 metro”.
Clarissa Rizzo