LECCE – Non passa giorno che lo “Sportello dei Diritti”, non riceva segnalazioni su episodi che accadono nel rapporto tra cittadino/paziente e sanità. Proprio per questo e per le decine di denunce che riceviamo – comunica in una nota lo “Sportello dei diritti” – abbiamo deciso di rendere noti solo i casi emblematici come quello di un paziente, cardiopatico e diabetico, che si trova attualmente costretto a lottare assieme al figlio per effettuare una scintigrafia presso l’ospedale civile “Vito Fazzi” di Lecce. E la storia, purtroppo, ha avuto una serie di epiloghi incredibili, ma la cosa più eclatante, riteniamo sia quella che nonostante la prenotazione avvenuta circa 9 mesi fa e a causa del dichiarato guasto dell’apparecchiatura s’è visto ripetutamente rifiutare l’effettuazione dell’indispensabile esame mentre, a causa della prenotazione dello stesso, ha più volte sospeso le terapie mediche “salvavita” che gli sono state prescritte.
Di seguito, quindi, riportiamo il testo della mail che portiamo all’attenzione della cittadinanza perché tutti conoscano storie di questo tipo che esasperano pazienti e loro famiglie: “…come le spiegavo poc’anzi al telefono a mio padre 72 anni con 2 precedenti infarti uno 9 mesi fa è stata prescritta dallo specialista una Scintografia cardiaca visto che hanno notato una nuova coronaria in chiusura. Ha il diabete ha una forma seria di stress dovuta alla malattia e fa 4 insuline al giorno. Per 9 mesi ha attesto con una certa preoccupazione l’esame, 2 giorni prima ha interrotto qualsiasi terapia, sia quelle per il cuore, di una certa importanza visto che servono a prevenire un nuovo infarto, sia cardioaspirina sia l’insulina. È rimasto a digiuno 24 ore, si è presentato in ospedale dove lo hanno tenuto per 8 ore in attesa dicendo che stavano provando a riparare il macchinario poiché guasto, nulla da fare e ritornato a casa con un’ipoglicemia e stress. È stato ricontattato nuovamente per domani, stessa storia, interruzione di qualunque medicinale e digiuno, per poi essere ricontattato e annullata la visita poiché il macchinario è nuovamente guasto.
Non solo vorrei proseguire con una denuncia ma vorrei sapere se è possibile chiedere i danni emotivi visto che mio padre a causa di questa situazione è andato in un forte stato di stress emotivo e psichico…..in più ne sta risentendo mia madre malata di sclerosi multipla. La ringrazio vivamente per il suo intervento.” Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è possibile che ripetuti guasti interrompano l’effettuazione di questi esami. È, quindi, necessario che siano previste alternative preventive perché si ripetano casi come quello da noi riportato.
«Sono mesi che le apparecchiature si rompono costantemente e i pazienti vengono rimandati a casa, dopo aver sospeso le terapie per poter fare gli esami. Mio padre prende medicinali salvavita, sospenderli è pericoloso. Per fare l’esame un uomo di 72 anni ha interrotto per 48 ore l’insulina (è diabetico) ed è stato a digiuno per un giorno intero. È possibile trattare così i pazienti? Il prossimo appuntamento sarà per ottobre, ma è giusto che passi tutto questo tempo? E se la macchina si romperà nuovamente?» – conclude il figlio del paziente che ha avuto questa brutta avventura con la sanità salentina.