GALLIPOLI (Lecce) – Torna il “Gallipoli In Poesia Festival” e con esso la chiamata alla poesia per il format “Oju Lampante”, festival di poesia dialettale. Scendere nelle strade di Gallipoli, seguire le vie che portano al mare, lasciarsi guidare dal vento per riscoprire suoni e profumi, entrare nelle case per ridare luce a persone e personaggi, valorizzare la lingua del cuore: il dialetto, esaltandola come lingua del sentire, liberandola dai toni farseschi e restituendola alla gente come strumento poetico privilegiato.
Questo è il vero “Oju lampante” di Gallipoli, il vero bene prezioso. Da ciò prende il nome la sezione del Gallipoli in Poesia Festival dedicata alla poesia dialettale con uno sguardo dedicato alla lingua gallipolina in particolare e salentina in generale. La chiamata alla poesia è rivolta a tutti i poeti, per diletto o professione, dai 18 anni in su.
Per poter prender parte a Oju Lampante è necessario inviare a gallipoliinpoesia@comune.gallipoli.le.it i propri dati e una o più opere poetiche (fino al numero massimo di tre) che siano scritte interamente in dialetto gallipolino o salentino, pena l’esclusione.
Il 13 ottobre, attraverso la chiamata alla Poesia, verrà creato una sorta di registro dei poeti locali, i quali parteciperanno al festival non solo inviando le proprie opere ma diventando nella pratica i protagonisti di “Oju Lampante”.
Essi saranno parte integrante di un percorso narrativo e poetico per le strade del centro storico di Gallipoli. Sarà a discrezione dello scrittore scegliere di leggere autonomamente i propri versi o invitare un lettore che lo faccia al suo posto. Fondamentale sarà non perdere la nota tipica del dialetto gallipolino.
Successivamente alla domanda di partecipazione i poeti verranno contattati per assegnare loro gli spazi del percorso poetico. Il termine ultimo di adesione alla chiamata è 30 settembre 2019 ore 12. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il programma del Gallipoli in Poesia Festival sarà presentato ufficialmente la prossima settimana.