TRICASE/TIGGIANO (Lecce) – Nonostante la separazione risalisse a 14 anni fa l’ex marito non lo avrebbe mai dimenticato. Tanto da non accettare la fine del matrimonio e vestire i panni della stalker. Dal 2016 fino a tutto il 2018 quando la donna venne raggiunta da un divieto di avvicinamento all’uomo con un’ordinanza eseguita dai carabinieri. Nelle scorse ore per M.R.C., 54enne di Tricase, è arrivata la conferma della condanna a 6 mesi di reclusione (la richiesta del pm di udienza Francesca Miglietta era stata di 10 mesi) con l’accusa di stalking nel processo d’appello. La Corte ha confermato un risarcimento in via equitativa di 7mila e 500 euro in favore della parte civile assistita dall’avvocato Maria Grazia Bruto. E il beneficio della sospensione della pena nei confronti dell’imputata è subordinato proprio all’effettivo versamento della somma nei confronti dell’ex marito entro i tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza. L’uomo, nel frattempo, ha voltato definitivamente pagina decidendo di rifarsi una nuova vita con un’altra donna.
A mettere in moto l’indagine è stata la circostanziata denuncia dell’uomo, un 56enne di Tiggiano. I carabinieri hanno così accertato una lunga serie di presunte molestie e angherie della donna nei confronti dell’ex marito costretto a modificare le proprie abitudini di vita e a tollerare condotte intrusive, invadenti e persecutorie nel tempo. In particolare, a partire dal 2016, la donna avrebbe inviato all’ex marito centinaia di messaggi testuali e vocali dal contenuto e dal tono minaccioso ed estremamente offensivo.
Sotto tiro sarebbe finita anche la nuova compagna. La mattina del 27 marzo di due anni fa, M.R.C. si sarebbe recata con la propria autovettura in prossimità dell’abitazione dell’ex marito. Approfittando di un momento di assenza dell’uomo, si sarebbe introdotta in casa utilizzando una vecchia chiave del garage che aveva ancora con sé e si sarebbe scagliata con pugni e calci contro la porta che la separava dalla nuova compagna. Quest’ultima, per evitare guai, sarebbe stata costretta a chiedere aiuto ai carabinieri che, intervenuti sul posto, hanno dovuto scortare la coppia per difenderla dalla furia aggressiva di M.R.C. che continuava ad inveire contro l’ex marito.
Nel corso delle indagini sono state acquisite le dichiarazioni della persona offesa e della sua nuova compagna; inoltre sono state depositate ben due integrazioni di denuncia corredate da foto e video. Su richiesta del pm Luigi Matroniani il gip Edoardo D’Ambrosio dispose un’ordinanza di divieto di avvicinamento all’uomo. In sede di discussione, gli avvocati dell’imputata, i legali Vito Lisi e Dario Fausto Malinconico, avevano invocato l’assoluzione perché il fatto non sussiste e in subordine la riqualificazione del reato di stalking in molestie. Non appena verranno depositate le motivazioni la difesa proporrà ricorso in Cassazione.