BARI/GALATINA (Lecce) – L’intervista al presidente dell’Ordine dei Medici, Donato De Giorgi (realizzata ieri dal direttore Gaetano Gorgoni), ha entusiasmato anche il mondo della politica. Il noto dirigente medico ospedaliero ha sconsigliato di utilizzare San Cesario come unico centro Covid, ora che l’emergenza è terminata e bisogna far tornare gli ospedali alla normalità. Per il presidente De Giorgi meglio puntare su un grande centro Malattie Infettive, con personale specializzato nella struttura che si presta di più, per grandezza e personale: l’ospedale di Galatina. “La proposta rilanciata in queste ore dal presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, Donato De Giorgi (qui il nostro articolo, ndr), merita apprezzamento e sostegno. Anche io resto dell’idea che l’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina abbia tutte le caratteristiche e professionalità per diventare una sorta di Spallanzani romano. Un presidio di riferimento per attuali e future emergenze di ogni natura infettiva. Lo dice la storia di questo nosocomio che circa 40 anni fa vide la nascita di un eccellente reparto di Malattie Infettive per combattere i primi casi di infezione da Hiv. E quell’esperienza negli anni si è consolidata dando risposte ad ampio raggio all’intero Salento. E dice bene De Giorgi: Galatina è anche un ospedale più grande, con molti più posti letto e più potenzialità. E proprio alla luce di queste caratteristiche l’ospedale può essere potenziato nella risposta infettivologica, dando un supporto notevole all’ipotesi di trasformare il presidio di San Cesario in un centro dedicato al Covid. Credo che le due realtà possano coesistere tranquillamente dando una duplice risposta sul piano della prevenzione e del trattamento”.
Lo dichiara il presidente di Italia in Comune alla Regione Puglia e vice presidente della III Commissione Sanità, Paolo Pellegrino.
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