LECCE – Vaccini per gli avvocati considerati categoria a rischio. Udienze affollate e clienti come possibili vettori. Eppure c’e chi, tra gli avvocati si oppone. Lo abbiamo chiesto all’avvocato Giuseppe Gallo, consigliere dell’ordine.
Avvocati categorie a rischio?
Si tratta, ovviamente di un tema molto sentito e sul quale è bene fare chiarezza anche al fine di sgomberare il campo da spiacevoli equivoci. Non si chiede una via privilegiata a scapito di altri per l’accesso al vaccino anti-covid visto che il tipo di vaccino destinato agli Avvocati non è somministrabile a soggetti “deboli” o “a rischio”. Si deve poi partire dalla considerazione che Avvocati, Magistrati, Funzionari ed Impiegati delle cancellerie svolgono una attività “essenziale” nel nostro Paese. Inoltre gli Uffici Giudiziari ed i Tribunali sono ospitati in strutture che per le loro caratteristiche favoriscono gli aggregamenti in poco spazio di un gran numero di operatori, addetti e cittadini. Basta venire in via Brenta ogni giorno in Tribunale o dal Giudice di pace per rendersene conto. E ciò nonostante le nuove prassi introdotte con la legislazione della emergenza che hanno cercato di favorire lo svolgimento delle attività da remoto ma che allo stato non hanno fornito risposte ottimali. Io credo che la richiesta di inserire gli operatori della giustizia tra le cd. “categorie protette”, piuttosto che alla ricerca di un privilegio obbedisca ad una scelta di responsabilità, ovviamente ferma restando la libertà di ognuno di scegliere di sottoporsi o meno alla vaccinazione, poiché tutti noi che ci troviamo ad operare in quelle condizioni possiamo favorire inconsapevolmente la trasmissione e diffusione del virus;
Quando e come si effettueranno i vaccini?
Personalmente da tempo sollecito una riflessione sul punto. Il Prof. Lopalco rispondendo ad una richiesta proveniente da Anm alla quale è seguita poi quella della Unione Regionale degli Ordini Forensi della Puglia ha manifestato l’ampia disponibilità in tal senso prevedendo il possibile inizio nel mese di aprile. Credo sia opportuno, ora, velocizzare l’iter amministrativo con la Asl per dare il via il prima possibile alla campagna di vaccinazione (che in altri Fori come ad esempio nella Regione Toscana o in Sicilia ha già preso il via) magari predisponendo gli elenchi di coloro che intenderanno aderirvi. che in altri Fori come ad esempio Lucca e Palermo la campagna di vaccinazione ha già preso il via.
Eppure c’è chi si oppone. Come mai?
La maggior parte degli Avvocati si è dichiarata favorevole a tale ipotesi. Nei giorni scorsi sul gruppo FB Avvocati Salentini un sondaggio ad hoc ha fornito dati chiarissimi e solo una percentuale davvero minima si è detta contraria per diversi motivi, ovviamente tutti rispettabili, che vanno dal timore di sopravanzare cittadini più fragili a quello di essere preferiti ad altre categorie di lavoratori.
Rischio contagio negli studi o in tribunale?
Gli Avvocati hanno da subito adottato tutte le misure di sicurezza della persona e che sono state predisposte anche negli studi privati. Ma come dicevo prima gli affollamenti, i raggruppamenti, soprattutto nelle aule di udienza e nelle attese del turno di chiamata che spesso slitta, sono all’ordine del giorno e sono proprio quelle le situazioni nelle quali la diffusione del virus è favorita.
Cosa proponi per il bene della categoria e, quindi, della comunità?
Io credo che sottoporsi alla vaccinazione, ove possibile, sia un gesto di grande responsabilità verso i nostri amici, i nostri conoscenti, i nostri parenti e quindi verso la intera comunità. I dati purtroppo, anche per via delle varianti del virus, non ci consentono di abbassare la guardia e questo Covid che ha già cancellato dalle nostre esistenze un intero anno ci è costato molto sotto ogni aspetto. Dobbiamo tornare in sicurezza alla vita di sempre: vedere riaprire piazze e stadi, città e regioni ed anche cancellerie e aule di giustizia.