LECCE – Nei giorni scorsi, citando il caso concreto di una ottantaquattrenne leccese che è stata soccorsa dal 118, la nostra testata giornalistica ha posto all’attenzione il problema dei residenti nel capoluogo leccese trasportati in ospedali lontani, come quello di Tricase, in caso di accertamenti necessari. Alcune fonti ci hanno spiegato che il pronto soccorso leccese, essendo spesso in sovraccarico, non può accogliere tutte le urgenze, a meno che non si tratti di codici rossi. Nell’articolo mettevamo in luce le problematiche che potrebbero sorgere per le famiglie e per gli anziani stessi, che devono rivolgersi a pronto soccorso che dista 80 chilometri da casa. In quell’occasione chiamammo il responsabile del 118, ma senza riuscire a rintracciarlo per una risposta. Dopo qualche giorno è arrivata la versione ufficiale dell’Asl, che riportiamo integralmente in prima pagina.
“Nell’articolo si producono pochi elementi relativi al soccorso dell’anziana donna a cui sarebbe stato proposto il trasporto presso l’Ospedale di Tricase. Purtroppo, le scarne informazioni ricavate dall’articolo non ci consentono di identificare l’episodio riferito e di verificare nel dettaglio quanto segnalato. È nostro interesse accertare la corretta gestione delle missioni di soccorso prodotte dal 118 soprattutto quando si rileva una insoddisfazione dell’utenza. Pertanto, la invitiamo a contattare la signora o i suoi famigliari affinché possano fornirci la propria versione dei fatti e soprattutto quei dati essenziali (nome e cognome dell’utente) necessari per una verifica delle nostre attività. In tal caso, non avremo alcuna difficoltà a produrre i risultati di questa verifica anche alla vostra testata, in forma anonima, per poter offrire ai suoi lettori informazioni corrette sull’episodio. Tutto questo anche per dare una risposta alla notizia di un sistematico processo di trasferimento dei pazienti soccorsi a Lecce verso gli altri ospedali della provincia.
Rispetto a questo, appare opportuno fornire alcune precisazioni, finalizzate a scongiurare una visione distorta e allarmistica della gestione delle urgenze sanitarie nella provincia di Lecce da parte del 118, che rischia di condurre l’utenza nello sconforto, inducendo e producendo anche un sentimento di sfiducia verso il servizio sanitario locale. Nello specifico, occorre precisare e magari divulgare anche attraverso il vostro organo di informazione, che il 118 assicura quotidianamente il soccorso a tutti gli utenti, che ne hanno bisogno e lo richiedono, offrendo loro anche il trasporto verso l’ospedale più idoneo per la cura delle patologie acute, rilevate al domicilio.
In diversi casi, l’ospedale di destinazione non è quello più vicino, dove potrebbero risultare assenti, anche solo temporaneamente, quelle adeguate consulenze diagnostiche e specialistiche di cui ha necessità il paziente. In alcuni momenti e per alcune strutture ospedaliere c’è poi da considerare il livello di saturazione del PS o dei posti letto disponibili nei reparti di degenza, ovvero due condizioni che sono monitorate costantemente dalla Centrale Operativa 118, per decidere una distribuzione efficace degli utenti verso la rete ospedaliera della provincia. In particolare, eventuali condizioni di sovraffollamento dei Pronto Soccorso vengono segnalate, in tempo reale a qualunque utente che volesse consultare l’applicazione “edotto” inserita nel portale web della Regione Puglia e della ASL Lecce. Si tratta dunque di un indicatore utile anche per coloro che intendono recarsi autonomamente in Pronto Soccorso.
A tutto questo occorre aggiungere che la decisione dell’ospedale di destinazione viene assunta, sempre e comunque, sulla base di protocolli operativi, anche ispirati dalle delibere regionali e aziendali che riguardano l’organizzazione della sanità locale, soprattutto per alcune patologie di particolare rilievo (stroke, infarto, trauma, ecc..) e quindi le scelte non sono la conseguenza di soggettive ed estemporanee valutazioni dei sanitari. Nella sostanza, gli operatori dei servizi di emergenza urgenza della ASL, quotidianamente, si avvicinano ai bisogni dell’utenza proponendo soluzioni adeguate e concrete. L’organizzazione del settore dell’emergenza urgenza della ASL Lecce si basa quindi su criteri legittimi ed oggettivi. Fiduciosi che questa nota possa servire alla vostra testata giornalistica per diffondere notizie utili all’utenza rispetto al funzionamento dei servizi di emergenza urgenza sanitari, sicuri della vostra attenzione per i bisogni della popolazione locale e per l’impegno profuso quotidianamente dagli operatori di questi servizi sanitari (118 e Pronto Soccorso), ringraziamo per l’attenzione e porgiamo cordiali saluti”.