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Lunghe file e tensioni nel Pronto soccorso leccese, un altro medico aggredito: solidarietà dell’Asl

Garcin

LECCE – Situazione ancora esplosiva nel Pronto Soccorso leccese: lunghe file, tensioni, attese anche di 12 ore (quando non si tratta di emergenze gravi), pazienti anziani in sofferente attesa e difficoltà crescenti nella gestione di un flusso di utenti vastissimo. Purtroppo la situazione delle volte sfugge di mano e chi è in prima linea ne paga le conseguenze. Si registra l’ennesima aggressione ai danni di un operatore sanitario. Un ospedale che accoglie turisti, lavoratori da ogni parte d’Italia e l’utenza di tutta la provincia probabilmente dovrebbe impiegare il doppio del personale che attualmente può permettersi. Poi, resta in piedi il problema della sicurezza dei lavoratori, sempre più spesso aggrediti. Nella giornata di ieri un Medico di turno nel Pronto Soccorso del Vito Fazzi è stato brutalmente aggredito da un paziente – scrive il direttore generale dell’Asl Stefano Rossi –  Il giorno prima un altro paziente ha rovesciato e quindi distrutto un armadietto di medicinali mettendo a rischio l’incolumità degli operatori.

Purtroppo casi di aggressioni e minacce non sono più così rari e mettono a dura prova la vita lavorativa delle strutture di Emergenza Urgenza, contribuendo a creare un clima di tensione e paura, anche tra gli utenti che, per puro caso, si ritrovano testimoni e protagonisti di episodi di violenza. Al medico ferito ieri, alla Direttrice del Pronto Soccorso e agli operatori del Reparto esprimo solidarietà, sostegno e affetto a nome della Direzione strategica”. 

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