LECCE – “Ho sempre ritenuto che lo sport fosse lo strumento più idoneo per parlare alle diverse generazioni, così abbiamo ritenuto di avviare una forma di colloquio con gli studenti delle scuole. Il principio fondamentale nel diritto dello sport è la lealtà”
Così il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha spiegato la scelta di essere al fianco dell’Ordine degli Avvocati nel progetto “Sport, palestra di legalità”.
“È un percorso che vede l’Unione Sportiva Lecce affianco all’Ordine degli Avvocati e in particolare della Commissione Sport – aggiunge il numero uno della società giallorossa – che ci ha visti partecipi di numerose iniziative. Credo che ogni volta che si affronta il tema della legalità nello sport, il Lecce possa dare un contributo”.
Lo sport, in particolare il calcio, ha una forte eco per i giovani. Ogni comportamento adottato dai giocatori i campo, ma anche dai presidenti fuori dal campo, diventa esempio da seguire e quindi elemento di formazione. Per questo motivo, per i messaggi, sempre composti, che il presidente Sticchi Damiani ha spesso lanciato, anche nei momenti più difficili, anche davanti a scelte arbitrali opinabili; il Lecce ha scelto di proseguire il percorso nelle scuole accanto all’avvocatura.
Rispetto per l’autorità, rispetto per l’avversario, consapevolezza dei propri errori. Ciò che succede in campo può essere proiettato nella vita, nei rapporti interpersonali; e quindi nelle scuole, coi compagni, coi docenti.
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, attraverso il progetto, e grazie al forte appeal del Lecce, entra nelle scuole e prova a fare dello sport un presidio per costruire una società di valori sulla base di regole, con un’etica da condividere nella società, promuovendo, appunto, una “palestra di legalità”.
Quest’anno il progetto ha dovuto, a causa delle numerose richieste da parte delle scuole, fare una piccola scrematura e poter coinvolgere simbolicamente tutto il Salento attraverso gli istituti superiori di Lecce, Maglie, Casarano, Tricase.
“L’anno scorso le scuole erano quasi tutte di Maglie e una di Tricase – ha spiegato l’avvocato Stefanzzi, coordinatore del progetto – quest’anno a fronte delle 4 scuole dello scorso anno ci sono state 25 richieste. Si è dovuta caffè una scrematura. Il concorso prevede la realizzazione di temi, saggi o altro. A discrezione dei docenti potranno essere realizzati da un singolo studente o da un gruppo o da una classe. Sarà istituita un commissione. Ci sarà un vincitore che riceverà un premio in denaro, 1000 euro, che andrà all’istituto e che sarà speso in materiale sportivo”.
Grande soddisfazione è stata espressa dai dirigenti scolastici i quali hanno dichiarato che il progetto, oltre a promuovere la legalità, il saper vivere, la gestione delle emozioni (come l’accettazione delle sconfitte); rientra anche e più ampio insegnamento dell’Educazione Civica, promuovendo, come ha sottolineato il professore Melica, l’uguaglianza e il rispetto verso tutti senza alcuna distinzione, richiamando alla memoria l’articolo 3 della Carta costituzionale.
“Abbiamo inteso lo sport come strumento più incline alla comunicazione per generazioni diverse – sono le parole del presidente dell’Ordine degli avvocati di Lecce Antonio De Mauro – Questo per avviare un’attività di formazione, anzi di colloquio con le generazioni. Parlare di legalità a un pubblico particolare giovanile si rischia di essere stucchevoli. Diverso il discorso quando si porta un testimonial sportivo. Del resto il ruolo di un Ordine non è solo quello di restare chiuso nel tribunale, ma anche di avere una funzione sociale noi confronti della collettività”.
Lo sport è fatto di regole; le regole sono alla base della democrazia e quindi del rispetto verso l’altro. Sport, regole e rispetto sono le parole chiave dalle quali il progetto prende vita e attraverso il quale l’avvocatura ha deciso di rendersi parte attiva nell’educazione del cittadino.