“Non si possono assumere decisioni così rilevanti per il futuro della nostra città con il semplice voto di ventitré consiglieri e senza alcun coinvolgimento dei cittadini.” Lo ha dichiarato l’on. Antonio Rotundo dopo la seduta del consiglio comunale di ieri.
“Per queste ragioni, raccogliendo una forte domanda di partecipazione che proviene da associazioni e dalla cittadinanza attiva, stiamo verificando – ai sensi dello Statuto comunale – la possibilità di proporre l’indizione di un referendum abrogativo della delibera con la quale il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri il piano delle alienazioni.
Non ci resta, infatti, altra strada davanti all’atteggiamento di totale sordità della maggioranza di centro-destra che ha rigettato gli emendamenti da noi presentati con i quali volevamo ridurre il danno stralciando dall’elenco dei beni la variante di destinazione delle aree della scuola materna di piazza Partigiani da vendere a privati e delle aree di via Cicolella da dare in concessione a privati.
Eppure come centrosinistra avevamo dichiarato una non pregiudiziale opposizione ad un ragionato ed articolato piano delle alienazioni a condizione che non si intervenisse sui immobili simbolo della città e non venisse stravolto il suo tessuto connettivo e sociale, ma dobbiamo prendere atto dell’assoluta chiusura della giunta che governa palazzo Carafa del tutto insensibile alle nostre richieste e della necessità di chiamare i cittadini a cancellare – con il referendum – scelte a nostro avviso contrarie agli interessi generali della nostra città.”