“Il presidente Vendola ha ancora una volta dimenticato il suo ruolo istituzionale per rinnovare i suoi fasti di agitatore professionale al servizio di ideologismi violenti e totalizzanti. Lo ha fatto definendo ‘criminale’ il doveroso contenimento da parte della forza pubblica
di esagitati travestiti da studenti che hanno aggredito le forze dell’ordine, seminato violenza, bloccato i pubblici servizi. Forse Vendola sarà stato favorevolmente colpito dal tentativo di irruzione nel Parlamento, nel ricordo dell’assalto di Lenin al ‘Palazzo d’Iinverno’ che stroncò la neonata democrazia russa.
Si tratta per di più dello stesso personaggio che, all’insegna del cronico doppiopesismo dei comunisti, qualificava come mafiosi i cittadini di Ugento che davanti alla discarica Burgesi manifestavano contro i suoi inganni e le sue inadempienze in materia di rifiuti.
Un presidente di regione avrebbe potuto e dovuto trovare modi e termini diversi per solidarizzare con quella parte del mondo studentesco che vuole lasciare tutto com’è, opponendosi ad una riforma necessaria se si vuole una università libera da sprechi e privilegi ed orientata al merito ed alla qualità della formazione.
Per quanto mi riguarda, non posso non essere grato ancora una volta alle Forze dell’Ordine che hanno saputo con equilibrio garantire l’ordine pubblico, pur subendo inqualificabili provocazioni ed aggressioni.”