Un medico specialista di Gallipoli, dipendente di un presidio ospedaliero della provincia, autorizzato a svolgere l’attività libero professionale presso il proprio studio privato a Taviano, non versava all’A.S.L. di appartenenza le somme incassate dai pazienti.
Per questo il medico specialista è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria dai Militari della Compagnia di Gallipoli, per il reato di peculato.
Il contratto tra la A.S.L. ed i professionisti che esercitano l’attività di intramoenia, prevede che al medico spetti una percentuale di circa il 70% delle somme incassate, mentre la restante parte è di spettanza dell’Azienda Sanitaria.
Dalle indagini svolte dai Finanzieri è emerso che il medico ha riscosso il pagamento di visite specialistiche a cui erano stati sottoposti alcuni pazienti, ma non ha emesso le ne-cessarie fatture per certificare le visite mediche intramoenia ed i compensi incassati dai pazienti.
Il professionista è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria, per il reato di peculato, ed alla Corte dei Conti per il conseguente danno erariale.