Un candidato Giovane per un nuovo slancio amministrativo a Scorrano, chi è Salvatore Puce?
“Ho 32 anni. Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni e l’abilitazione per l’esercizio della professione di Ingegnere, mi sono occupato di analisi forense, analisi antropometriche e spettrografiche. Attualmente sto conseguendo il dottorato di ricerca in Ingegneria dei materiali, delle Strutture e Nanotecnologie dell’Università del Salento presso l’Istituto Italiano di Tecnologia”.
Cosa l’ha portata a scendere in campo con la lista Passione Scorrano?
“Quando mi è stata avanzata la proposta di candidarmi come consigliere comunale per la lista “Passione Scorrano”, ho valutato con calma tale opportunità essendo stato il mio contributo per il paese, fino ad ora, molto diverso dall’impegno diretto in politica anche se sempre in prima linea. Il progetto, valido e innovativo, la squadra di giovani professionisti e la piena fiducia nel candidato sindaco, Mario Blandolino, hanno fatto il resto portandomi ad aderire alla lista per dare il mio apporto al “nuovo percorso” che, con la fiducia dei cittadini, vogliamo intraprendere. Intanto, la mia candidatura ha dimostrato che ci si può impegnare in politica anche senza una grande storia di appartenenza politica alle spalle e senza il bisogno di scendere a patti. La mia vittoria personale si avrà se tra cinque anni ci saranno due, tre… dieci “Salvatore Puce” che vorranno mettersi in prima fila, sapendo di poter contare esclusivamente sulle proprie forze.
La mia candidatura comincia e finisce con me: sto conducendo la mia battaglia esclusivamente con la mia faccia e con l’aiuto di tutti quei compaesani che vorranno votarmi perché credono nella possibilità di un cambiamento e all’indipendenza delle idee. Ogni voto che otterrò sarà stato conquistato sulla fiducia personale, su rapporti fondati sull’impegno senza secondi fini e soprattutto sulla coerenza e sul coraggio delle idee che spesso, purtroppo anche in questi giorni, abbiamo visto trasformarsi in atti di vigliaccheria. Il mio slancio in tal senso sarebbe stato vano se il caposquadra, Mario Blandolino, non avesse deciso di puntare su di me. Lo ha potuto fare perché, fin dai primi passi nella composizione della squadra, il suo unico interesse dichiarato e dimostrato coi fatti, è sempre stato la creazione di un gruppo giovane, variegato, preparato, attento ai bisogni della collettività e proiettata sulla concreta volontà di essere da stimolo e di lavorare umilmente per il bene di tutti. L’11 giugno le bandiere e gli accordi di facciata cadranno e resterà soltanto la necessità di fare tanto e fare bene.”
Ci può tracciare un piccolo bignami del suo programma elettorale?
“Dividerei il mio programma in due direzioni: apporto personale – spero che l’esperienza che ho accumulato in questi anni, soprattutto con e per i giovani, possa aver acuito in me una sensibilità che potrà essere promotrice di una articolata serie di riforme di carattere gestionale e di un duro lavoro di programmazione al fine di un rilancio culturale, sociale ed economico della città. In particolare, ogni cittadino deve sentire chiaramente che gli amministratori stanno operando esclusivamente nell’interesse di tutti, erogando servizi e garantendo diritti senza mai elargire favori personali. Mio cruccio e battaglia personale che porto avanti da anni è la necessità di dotare il paese, magari rivalutando strutture già esistenti, di un luogo di aggregazione sociale, una sorta di oratorio comunale, che possa essere il fiore all’occhiello della città, un luogo di gioia e di festa per ogni generazione, ma che deve essere salvaguardato da incuria e gesti di barbarie che tristemente colpiscono le strutture comunali: ciò che è di tutti è anche mio, perciò ho il dovere di curarlo e di difenderlo. Mi fa piacere notare che dopo aver pubblicamente annunciato il mio impegno per la realizzazione di tale opera si siano finalmente accesi i riflettori su questo tema fondamentale, decisivo per il futuro del paese.
Apporto professionale – innovazione tecnologica: occorre avviare il rinnovamento dell’organizzazione comunale anche attraverso l’uso di tecnologia avanzata, a larga diffusione ed a basso costo. La tecnologia deve essere a supporto degli operatori comunali e mai sostituirsi al fondamentale rapporto personale tra cittadino, amministrazione e dipendenti comunali.
Si possono creare, sostanzialmente a costo zero, delle Applicazioni gratuite per piattaforme digitali (es. su smartphone) che avvisino il cittadino in tempo reale di tutte le attività di interesse pubblico per il comune. è necessario implementare e potenziare i sistemi di comunicazione e di diffusione delle informazioni in modo da rendere il paese al passo con i tempi, dinamico e, soprattutto, degno della visibilità che ha guadagnato, anche a livello internazionale”.
Quale sarà il suo impegno se venisse eletto?
“Il mio impegno sarà prima di tutto verso lo specchio: solo riuscendo a guardarsi in faccia ogni mattina, con la coscienza pulita, si potrà operare bene per il paese. La normale amministrazione, se fatta in maniera adeguata, dovrebbe già essere sufficiente per garantire un maggiore senso di benessere e di appartenenza a quella che io amo chiamare la Casa Comune. Amministratori, cittadini e dipendenti devono ritrovare il rapporto di fiducia che è alla base del vivere Comune. Le risorse per le grandi opere devono essere cercate, programmate ed attinte da soggetti terzi mediante la partecipazione a finanziamenti della Regione Puglia e della Comunità Europea, che pure ci sono, ma che spesso vanno perduti per la difficoltà di pianificare e, in particolar modo, per l’incapacità di collaborare. L’impegno di tutti deve essere quello di svolgere il proprio dovere di onesti cittadini, aiutando in tal modo gli amministratori a svolgere bene e sempre meglio il proprio compito. I cittadini scorranesi sapranno certamente discernere il “nuovo vero” dal trito e ritrito che si imbelletta per apparire ciò che non è.”
Idee chiare e buoni propositi … se son rose fioriranno
Oronzo Perlangeli