LECCE – Le polemiche dei commercianti del centro era inevitabile che venissero cavalcate dall’opposizione nell’odierno Consiglio comunale. Invece di discutere di ideee per dare vita a un piano della mobilità urbana, da troppo tempo assente, la discussione è stata incentrata sulla chiusura di alcune vie nel periodo natalizio e sull’inversione di Viale Marconi. Alla fine l’ordine del giorno del centrodestra, che chiedeva a Salvemini di fare un passo indietro rimuovendo le transenne da quest’ultima via, è stato bocciato. “Perseveriamo nel tenere in piedi l’inversione di Viale Marconi – attacca Bernardo Monticelli Cuggiò – Le do atto del passo indietro di via XXV Luglio, ma ora le chiedo di fermarsi e di bloccare quella variazione, perché è insensata e crea un caos nelle ore di punta”. Per il capogruppo di Lecce Città del Mondo prima di fare mosse azzardate in quella zona bisogna attendere i parcheggi dell’ex Enel: poi, con tutti i consiglieri, elaborare un piano per l’allargamento dell’area pedonale.
“Se cento commercianti si riuniscono e dicono di aver perso dei soldi a causa delle chiusure nataliazie, non credo che sia un’invenzione” – conclude. Ma per il consigliere di maggioranza Mola le priorità sono altre: “L’argomento della mobilità è un argomento di interesse generale, che riguarda l’inquinamento. Negli ultimi tempi è cresciuta l’informazione sulle malattie di natura cronica che nascono dallo smog, insieme all’inquinamento acustico. A Lecce abbiamo il più alto tasso di automobili. La nocività della vita nelle nostre città riguarda anche le nostre abitudini sedentarie. Limitare il traffico può creare una difficoltà per l’adeguamento del commercio, ma in poche settimane queste difficoltà sono state superate altrove”. Anche per Angela Maria Spagnolo, nulla quaestio, bisogna pensare alla salubrità dell’area e a stimolare un cambio di cultura che nel lungo periodo darà grandi benefici al commercio.
Contrastatissimo anche il provvedimento delle strisce blu in ospedale, che “rischia di non scongiurare la presenza dei parcheggiatori abusivi e di caricare l’ennesimo balzello in un luogo di dolore, dove un ritardo potrà costare una multa”. Luciano Battista di Forza Italia chiede di fare più di un passo indietro all’amministrazione: “I negozi sono vuoti. Non tutti hanno la fortuna di vivere nel centro storico come lei, signor Sindaco. La situazione nel centro storico sta precipitando. Receda dall’ordinanza di Viale Marconi. Il presepe non l’ha visto nessuno: era coperto anche dalle macchine. Natale è passato, il progetto è fallito: torni indietro. Anche le strisce all’ospedale rischiano di far fioccare i verbali nei confronti di chi va in ospedale e non sa quanto può restarci”.
Il consigliere Gaetano Messuti rincara la dose: “I suoi provvedimenti shock sono irragionevoli: lo spostamento dell’area smog verso viale De Pietro, gli addobbi tristi, il decremento degli introiti nelle casse dei commercianti sono un risultato che avrebbe dovuto convincerla a fare un passo indietro. Dietro l’economia dei commercianti ci sono posti di lavoro ed è l’unico pil che bisogna salvaguardare. Non dico che non si debba intervenire, ma scelte così importanti devono essere frutto di una concertazione. La invito muoversi in futuro ascoltando tutti. Va benissimo che la chiusura di via xxv luglio sia stata depennata dalla sua agenda, ma ora le chiediamo che Viale Marconi venga ripristinato. La invitiamo a ragionare su provvedimenti condivisi. Sull’ospedale Vito Fazzi non può parlare di tariffazione volta a eliminare gli abusivi. Non può farlo a spese dei cittadini: dica che è una spesa compensativa per la Sgm, per ripagarli”.
Anche Perrone, Pasqualini e Guido incalzano il sindaco sull’effetto nefasto dei provvedimenti sperimentali: l’ex sindaco parla di un presepe triste con affidamenti per le feste che hanno raggirato la normativa. Ma Salvemini replica rispolverando le delibere di chiusura degli ex amministratori che ora lo criticano: c’era pure via XXV Luglio. La cosa più interessante la mette fuori Antonio Rotundo: una relazione tecnica del dirigente Aversa, che propone una inversione in Viale Marconi, come quella approvata da Salvemini: un documento approvato dalla giunta Perrone. “La stessa relazione approvata dall’allora maggioranza prevedeva il doppio senso senso di marcia in via Cavallotti. Nessun accanimento ideologico, ma un provvedimento suggerito dal dirigente di allora, che riguardava una scelta logica per il piano urbanistico generale del 2001. La ratio è quella di spezzare il cerchio attorno alla Villa Comunale” – spiega il capogruppo Pd.
Per il centrodestra, però, tempistica, modi e luoghi sono stati inappropriati. “La chiusura si è rivelata un flop – spiega Michele Giordano, capogruppo di Fratelli d’Italia – ma la cosa più grave è che dopo averlo constatato non si è fatto un passo indietro. Non riesco a vedere nessun altro motivo di questo perseverare se non per scelte ideologiche. Cambiare lo stile di vita lo si può fare gradualmente, dando servizi. Ma qui si è solo spostato l’inquinanmento dalle vie centrali a quelle di accesso della città. Nel momento in cui si blocca la direttrice di accesso, blocchiamo la città: ci sono gli abitanti della provincia di quasi cento comuni, che arrivano in auto. Quando parliamo di viabilità e di piste ciclabili, dobbiamo pensare che in tanti non vanno in bici: non dobbiamo dimenticare di fotografare la realtà di oggi. Abbiamo spostato l’inquinamento”.
Passa, invece, la mozione del consigliere UDC, Marco Nuzzaci, per concedere i mezzi pubblici gratuiti a disabili, invalidi e altre categorie svantaggiate. Il sindaco si è impegnato a lavorare per questo, senza però che si adottino soluzioni che possano gravare sulle già martoriate casse comunali.
Garcin