LECCE – Altri due appuntamenti per promuovere la Cultura Scientifica tra gli studenti delle terze e quarte classi delle scuole superiori salentine. Il progetto è ideato e realizzato dalla Provincia di Lecce, in collaborazione con l’Università del Salento, gli Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Italiano di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) di Lecce e la Società Botanica Italiana (SBI – sezione Puglia),
Lunedì 26 marzo, un gruppo di studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “Presta – Columella” di Lecce parteciperà ad un Laboratorio Botanico all’aperto nell’area “Palude del Capitano”, nei pressi di Porto Selvaggio (Nardò). L’iniziativa, promossa dal Servizio Tutela e Valorizzazione Ambiente della Provincia di Lecce, è organizzata in stretta collaborazione con la Sezione Pugliese della Società Botanica Italiana (SBI). Il docente Gian Pietro Di Sansebastiano guiderà il gruppo alla scoperta e alla conoscenza scientifica dei diversi tipi di vegetazione e specie endemiche presenti nell’area.
Martedì 27 marzo saranno gli studenti del Liceo Scientifico “Vanini” di Casarano ad entrare in azione, recandosi presso il prestigioso Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ad Arnesano (via Barsanti), diretto da Massimo De Vittorio. I ricercatori del Centro presenteranno agli studenti le attività di ricerca intraprese e mostreranno loro sei diversi laboratori: Material Processing and Characterization; Clean Room – Device Microfabrication; Back End – Device Packaging and Characterization; Nanobioimaging; Nanobiointeraction /Dye Solar; Multifunctional Neural Interfaces.
Gli incontri inizieranno alle ore 9 e termineranno alle ore 12.30.
Messo a punto per il secondo anno consecutivo dal Servizio Tutela e Valorizzazione Ambiente della Provincia di Lecce, diretto da Rocco Merico, il progetto delle Giornate di promozione della cultura scientifica ha finora coinvolto oltre 800 studenti salentini provenienti da 23 Istituti superiori. Il calendario, curato anche quest’anno da Gianni Podo, ha preso il via lo scorso novembre.