F.Oli.
SALENTO – Parzialmente riformata in Appello la condanna a 10 anni e 8 mesi inflitta in primo grado ad un 57enne, residente in un comune del Basso Salento, accusato di aver molestato sessualmente tre minorenni, di 6, 12 e 13 anni. I giudici della Sezione promiscua della Corte d’Appello hanno abbassato la pena a 10 anni e 6 mesi escludendo l’aggravante del comma 5, ossia del reato commesso con violenze gravi. L’imputato era accusato anche di adescamento di minori. Per il resto la sentenza ha confermato il dispositivo emesso il 12 aprile di un anno fa dall’allora gup Vincenzo Brancato al termine del processo in abbreviato.
L’uomo è sempre detenuto dal 22 marzo del 2017 quando venne sottoposto al fermo di pg per le presunte violenze riservate ad una 14enne. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Stefania Mininni, è stata condotta dai carabinieri della stazione di Specchia. I presunti abusi si sarebbero verificati in due distinti paesi del basso Salento tra ottobre e febbraio del 2016. In un caso, il 57enne avrebbe lusingato una ragazzina con un messaggio inviato su WhatsApp conquistandone la fiducia fino a consumare un rapporto sessuale. Nella seconda circostanza, invece, l’uomo avrebbe abusato di notte della minore all’interno della propria abitazione. Il lavoro degli inquirenti è stato avviato con una denuncia della madre di una delle tre ragazzine dopo aver scoperto un video in cui la figlia si trovava in compagnia del suo molestatore.
Sono stati così ricostruiti i presunti abusi, le sevizie e i ricatti. Per mesi, il 57enne avrebbe costretto la giovane a consumare rapporti sessuali anche completi riprendendo le scene di sesso e minacciando la giovane di divulgare i filmati sul web se non avesse continuato ad assecondare le sue richieste. In altri casi la minore sarebbe stata costretta a compiere atti di autoerotismo, a spogliarsi e inviare i video allo zio tramite WhatsApp. Sempre sotto ricatto di ritorsioni e di vedere il proprio corpo sul web. Dopo l’arresto dell’uomo, l’indagine si è allargata e sono emersi altri episodi di molestie su due altre ragazzine (di 6 e 13 anni) che non si sono costituite parte civile in questa triste e squallida storia.
Per il deposito delle motivazioni bisognerà attendere i prossimi 90 giorni. Subito dopo l’ avvocato difensore Mauro Marzano potrà presentare ricorso in Cassazione. Nel frattempo è stata disposta la sospensione dei termini di durata massima di custodia cautelare.
Molti dettagli sono stati volutamente omessi per preservare l’identità delle persone offese.