LECCE – Il primato della politica non esiste più: le scelte strategiche sono nelle mani di burocrati che difficilmente alzano lo sguardo oltre le fredde carte. L’inverno otrantino è più freddo con lo schiaffo dei pontili sotto sequestro perché l’amministrazione ha deciso di non smontarli appellandosi all’emendamento leghista che proroga gli stabilimenti e le strutture turistiche. “Sono molto amareggiato per quanto si sta verificando sulla questione dei pontili – riflette il sindaco Pierpaolo Cariddi –
Con la politica che genera quadri normativi incerti, si delegano a
burocrati le decisioni strategiche sul nostro territorio, con Soprintendenze che anziché migliorare le nostre visioni di sviluppo sostenibile della città, pongono solo divieti assoluti.
Difenderemo il nostro operato con gli strumenti che la legge ci mette a
disposizione con rispetto e fiducia nella magistratura, interessata ora dalla vicenda.
Nel contempo siamo già al lavoro per costruire nuovi scenari e pianificare nuove soluzioni progettuali che possano consentire alla città di avere quei servizi che cittadini e ospiti chiedono e meritano, consapevoli del grande valore economico e sociale che il porto assume non solo per Otranto, ma per l’intero Salento”.