LECCE – La sforbiciata sui pass ha del retorico che quasi infastidisce. Certo, è necessario intervenire per bloccare l’eccesso di emissioni, ma non certo per intralciare l’attività lavorativa di chi deve raggiungere il centro in velocità per ragioni importanti. Innanzitutto, quello sulle Ztl è un provvedimento non discusso sufficientemente con gli interessati, secondo la minoranza, poi include un postulato pericoloso: sindaco, assessori e dirigenti di settore hanno diritto a un ingresso con macchina di servizio. Stranamente in questa bozza una testata giornalistica o un normale consigliere non può avere diritto al pass. Invece bisognerebbe decidersi: o tutti o nessuno! Il centro storico, anche se boccheggia per la crisi, è vivo e ha un tessuto commerciale molto attivo: ci sono B&B, artigiani, locali della movida, quindi è necessario ascoltare tutti i soggetti che operano all’interno venendo incontro alle loro esigenze.
Inoltre, la scelta del sindaco, se dovesse arrivare in porto, sarebbe solitaria e dal sapore punitivo nei confronti dell’informazione locale. Stupisce l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti di chi esercita la professione giornalistica: non c’è mai stato bisogno di un pass per tutti, ma almeno avere un po’ di considerazione per le nove testate più importanti che garantiscono il diritto all’informazione a Lecce metterebbe in condizione queste ultime di lavorare meglio. Questi sono anni di grande decadenza per il giornalismo locale, soprattutto nella percezione del ruolo della professione: si vede da queste decisioni. Eppure, mentre vengono garantiti (giustamente!) i pass ztl ai militari, bisogna ricordare che il giornalismo ricopre la stessa funzione democratica di presidio del territorio, di “sentinelle della democrazia”.
Le istituzioni ci chiedono di venire a seguire 5 conferenze al giorno tra Provincia, Comune e prefettura, però non capiscono le esigenze di persone che lottano contro il tempo e non vanno a farsi una passeggiata in piazza. In tutte le città d’Italia esistono i pass necessari a far svolgere un compito importante come questo.
Questo lavoro si fa ormai sempre più in velocità: rallentarlo ulteriormente ed eliminando i pass (che sono solo uno a testata giornalistica) si creano molti problemi. I siti di cronaca leccese che fanno davvero click non sono più di 4-5. Ci sono solo 3 televisioni e 2 giornali. Si arriva a stenti a 10 pass. Possibile che questo sia un problema? Le macchine aziendali dei giornalisti viaggiano in tutto il Salento svolgendo un “servizio pubblico” di racconto del territorio e non si può sempre prendere una bicicletta per fare gli chic: chi fa questo lavoro lo sa! Ma se è un problema, allora rinuncino ai pass assessori, sindaco e dirigenti.
VOLANO GLI STRACCI IN COMMISSIONE
Ieri mattina, a seguito della Commissione Traffico, congiunta a quella Statuto, che aveva come oggetto l’esame degli emendamenti e l’approvazione del nuovo regolamento della Ztl, l’opposizione ha fatto presente come non fosse possibile affrontare l’argomento all’ordine del giorno.
“Le motivazioni, palesate e trascritte nei verbali di commissione odierni dai nostri capigruppo, sono da ritrovarsi nelle diverse segnalazioni che le associazioni di categoria ci hanno favorito in queste settimane, ed in particolar modo nelle ultime ore – spiegano i responsabili della minoranza – Infatti diversi emendamenti, accorgimenti e modifiche dell’attuale bozza di regolamento, elaborata dal governo, ci sono giunte a seguito dell’incontro pubblico indetto dall’amministrazione lo scorso 10 febbraio presso le Officine Cantelmo.
Per tali motivi abbiamo esplicitato la volontà di completare il lavoro di sintesi degli input che ci sono stati forniti, prima di esprime un parere e quindi un voto sul regolamento in questione.
Questo perché riteniamo doveroso che il parere delle parti in causa sia accolto, registrato, ascoltato e quindi condiviso prima di qualsiasi votazione, proprio per rispetto delle stesse. Abbiamo dunque scelto di astenerci dalla votazione rimandando le nostre proposte di modifica in sede di Consiglio.
Il governo, preso atto delle nostre dichiarazioni, ha in prima battuta provato ugualmente a porre in essere la votazione, nonostante la posizione compatta di astensione da parte di tutto il Centrodestra. Ha quindi (dopo)fatto retromarcia, annullando la votazione odierna e concedendo ulteriore tempo per acquisire dati.
L’argomento Ztl dovrebbe perciò essere ripreso nella prossima commissione.
Nelle more della riconvocazione della stessa, ribadiamo l’invito alle associazioni di categoria a favorirci ulteriori pareri utili a successive modifiche di un regolamento Ztl che, così come abbozzato dal governo Salvemini, non condividiamo. Così come non condividiamo l’ipocrisia di intestarsi uno spirito di governo partecipativo che anche oggi, nei fatti, è stato smentito.
Prima si dialoga poi si decide, questa è per noi la ‘partecipazione’”.
LA PERPLESSITÀ DEI CONSIGLIERI
Anche i consiglieri di maggioranza sono perplessi. Gigi Valente, di Puglia Popolare, esce allo scoperto: “
Tengo a precisare in merito al nuovo regolamento di accesso nella zona ZTL che la mia dichiarazione in Commissione Consiliare, ripresa da alcuni organi si stampa, non era tesa a garantire privilegi a nessuno, tantomeno al sottoscritto. Rivendico con forza il ruolo istituzionale di Consigliere Comunale che negli ultimi anni è quanto mai vilipeso dall’antipolitica. Un Consigliere è deputato alla verifica e controllo dell’azione amministrativa e dei servizi resi al cittadino. Quindi non si tratta di avere privilegi ma offrire l’opportunità a chi eletto democraticamente di esercitare la funzione a cui è stato deputato, tra cui la verifica dello stato del centro storico e la qualità dei servizi pubblici resi. Chi vive del suo lavoro e svolge le funzioni di Consigliere Comunale deve recarsi quotidianamente a Palazzo Carafa e deve essere messo nelle migliori condizioni per garantire una funzione pubblica”.