Il frantoio semi-pogeo di Magliano riapre al pubblico: un tesoro storico recuperato. Il sindaco Erroi: “Rinasce un’opera che trasuda storia e tradizione”

CARMIANO – Salento, terra di mare, cultura e tradizione agricola che riemerge in tutta la sua magnificenza e fascino dai luoghi che testimoniano la sua storia e l’eredità olivicola di un territorio che ha trovato nella terra una delle sue principali fonti economiche.
I frantoi rappresentano alcuni di questi siti emblematici e visitarli permette di percepire la fatica ma anche l’incanto di ambienti suggestivi e quasi magici, dove veniva estratto quello che in seguito sarebbe stato definito l’oro giallo: l’olio d’oliva.
Strutture che spesso nel corso degli anni sono cadute nel degrado e nell’abbandono, ma che amministrazioni lungimiranti hanno voluto preservare e restituire all’antico splendore. È quanto avvenuto a Magliano, in via Trappeto (termine derivante dal greco trapetón, ovvero “torchio, frantoio”) dove l’impianto semi ipogeo risalente al XVIII secolo, dichiarato bene di interesse culturale nel 1991, è stato fortunatamente salvato da una richiesta di demolizione presentata al Comune di Carmiano. Nel 2006, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Umberto Ferrieri Caputi, lo ha acquisito al patrimonio comunale e successivamente restaurato.
Ieri mattina, dopo un periodo di chiusura che ne ha impedito la fruizione, è stato finalmente riaperto al pubblico, in seguito a un eccellente intervento di recupero curato dall’architetto Antonio Monte. Alla cerimonia inaugurale, oltre al primo cittadino Giovanni Erroi e all’assessore alla Cultura Stefania Arnesano, ha partecipato Cosimo Durante, presidente del GAL, ente che ha finanziato il recupero dell’opera con uno stanziamento di 248 mila euro.
“Oggi, col taglio del nastro- dichiara il sindaco di Carmiano Giovanni Erroi – abbiamo ridato vita a questo scrigno del tempo, ad un’opera che trasuda storia e tradizione e ricorda, dandone dignità, il lavoro della gente. È nostra intenzione utilizzarlo nell’interesse collettivo, rendendolo totalmente fruibile a tutti”.
“Come Assessore alla Cultura – ha affermato Stefania Arnesano – sono davvero felice di vedere finalmente restituito alla comunità di Magliano un luogo simbolo come il frantoio semipogeo. Un grande lavoro per salvare uno scrigno del tempo. L’augurio è che non sia solo un luogo museale o vetrina turistica ma uno spazio davvero vivo e di collettività così come era quando era attivo. Da luogo di fatica, anche brutale, rinasca quindi come luogo di cultura”.
Un traguardo significativo che ha visto anche la partecipazione degli studenti degli istituti scolastici comunali, un segnale promettente che parla di futuro, del loro avvenire, come ha voluto evidenziare il sindaco Erroi – e non potrebbe esserci migliore augurio.