La R.S.U. del Tribunale di Lecce e Giudice di Pace di Lecce aderisce alla campagna di solidarietà “50.000 sudari di Gaza”

LECCE – La R.S.U. del Tribunale di Lecce e Giudice di Pace di Lecce, accoglie con sincera ammirazione la scelta dell’Ufficio di Dirigenza di aderire alla campagna di solidarietà “50.000 sudari per Gaza” e delibera di sostenere e aderire alla lodevole iniziativa, in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori degli Uffici Giudiziari di competenza. Come dipendenti riteniamo doveroso esprimere la nostra solidarietà al popolo palestinese. Godiamo dell’immeritato privilegio di abitare nella “parte giusta del mondo” e per questo ci è consentito di veder scorrere le nostre vite normalmente, al riparo dalle bombe e dalla fame. Ma, proprio in ragione della fortuna che abbiamo, non ci è consentito di restare indifferenti e di esimerci dalla mobilitazione pubblica.
Per questo invitiamo tutto il personale del Tribunale e del Giudice di Pace di Lecce a manifestare la propria vicinanza alla causa Palestinese esponendo, alle finestre dei rispettivi uffici e luoghi di lavoro, i drappi bianchi che rappresentano i sudari che ricoprono i corpi inermi e martoriati di donne, bambini e uomini palestinesi.
Esprimiamo, con questo gesto simbolico, la nostra solidarietà al popolo palestinese, animati dal forte desiderio di amplificare il grido di dolore e disperazione che si alza dalla Striscia di Gaza: reclamiamo tutti assieme un cessate il fuoco immediato e l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia.
Quella in atto è una catastrofe umanitaria senza precedenti: oltre 60.000 civili uccisi, e per la gran parte donne e bambini; più del 90% delle abitazioni rase al suolo; oltre due milioni di persone sfollate private di acqua potabile, cibo e medicinali.
È dovere di tutti noi mantenere alta l’attenzione su ciò che sta accadendo, guadagnando ogni spazio pubblico a nostra disposizione per manifestare apertamente la nostra solidarietà al popolo palestinese, martoriato e affamato.
La solidarietà non è un crimine, il genocidio lo è.