SCORRANO (Lecce) – Avrebbe intascato i soldi delle visite intramoenia senza versare le dovute somme all’Asl di Lecce. E un nuovo caso di ammanchi dalla casse dell’Azienda sanitaria finisce in un’aula di Tribunale. Anche questa volta con un nome conosciuto e rispettato per le sue doti professionali: l’ex dirigente del reparto di Ginecologia dell’ospedale di Scorrano Augusto Giuseppe De Donno, 58enne, originario di Genova, da tempo residente a Maglie. Il dottore è stato rinviato a giudizio con l’accusa di peculato così come disposto dal gup Michele Toriello. L’istruttoria dibattimentale si aprirà il 3 ottobre davanti ai giudici della seconda sezione penale.
L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone. Gli accertamenti sono stati condotti dalla Guardia di Finanza di Otranto. Il medico era autorizzato a svolgere l’attività in regime di intramoenia allargata. Secondo le indagini, l’ex primario si sarebbe appropriato di 3mila e 468 euro fino al 31 dicembre del 2010. La cifra rientrava nella somma complessiva di 14mila euro che l’allora dirigente aveva ricevuto da trenta pazienti negli anni 2009 e 2010 come corrispettivo di 142 visite specialistiche eseguite presso il proprio studio privato a Scorrano e nell’ospedale “Veris Delli Ponti”.
Il camice bianco non avrebbe rilasciato la prevista ricevuta fiscale ai vari pazienti intascando per ogni visita somme ragguardevoli “dimenticando” di corrispondere gli incassi all’Asl di Lecce a cui doveva essere versato l’intero incasso. L’imputato è assistito dall’avvocato Giovanni Bellisario. In sede di discussione De Donno ha precisato di aver versato parte delle somme intascate all’Asl (rappresentatadall’avvocato Alfredo Cacciapaglia). Il giudice ha comunque accolto la richiesta di costituzione di parte civile dell’Azienda per il danno d’immagine.
F.Oli.