VERNOLE (Lecce) – “Il mio assistito è risultato positivo agli oppiacei perchè da tempo segue una terapia antiallergica che prevede l’uso di un farmaco con il principio attivo agli oppiacei. E con i successivi accertamenti riusciremo a dimostrarlo”. L’avvocato Angelo De Pascali chiarisce gli esiti degli esami eseguiti in ospedale su G.R., il 29enne di Vernole, rimasto ferito nel tragico scontro avvenuto l’altra notte sulla Caprarica-Calimera nel quale hanno perso la vita Francesco Conte, 23 anni, di San Donato e la giovane fidanzata Serena Ingrosso, residente nella frazione di Galugnano.
Il giovane è risultato positivo agli oppiacei. Ma questo non vuol dire che G.R. guidasse sotto effetto di sostanze stupefacenti. Il suo legale sostiene che l’assunzione di un medicinale possa aver condizionato l’esito dell’accertamento con un falso positivo. Di presenza di oppiacei si è parlato dopo gli esami eseguiti in ospedale sulle urine del conducente dell’Alfa 147. E sulla scorta del referto comunicato dall’ospedale, il giovane è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo plurimo aggravato dall’uso di sostanze stupefacenti. L’auto, su disposizione del sostituto procuratore Maria Vallefuoco, è stata sequestrata. In una depositeria giudiziaria è stata trasferita anche la scocca dell’auto su cui viaggiava la coppia.
Probabilmente il magistrato inquirente disporrà una consulenza sulla strada e valutare così responsabilità del sinistro e velocità dei mezzi. Le famiglie di Francesco Conte e di Serena Ingrosso sono assistite dagli avvocati Federica Conte e Giorgio Giannaccari. Intanto, nel pomeriggio, si sono celebrati i funerali di Serena nella parrocchia celebrati da don Giuseppe Renna. Per tutta la durata del rito funebre l’amministrazione comunale ha disposto il lutto cittadino.
F.Oli.