F.Oli.
SURBO (Lecce) – Terrore e tanta paura ieri sera durante uno spettacolo del circolo Orfei alla periferia di Surbo. Il bilancio è di quattro feriti tutti accompagnati in ospedale per ricevere le cure del caso dai sanitari del 118. Il parapiglia si è registrato poco dopo le 21,30. Ha coinvolto alcuni dipendenti del circo e una comitiva di amici probabilmente animalisti. Secondo una prima ricostruzione, il gruppetto aveva regolarmente pagato l’ingresso per assistere allo spettacolo serale. Durante l’intervallo tra la prima e la seconda parte è stato consentito, come avviene regolarmente per ogni spettacolo, di poter visitare l’area zoo riservata agli animali.
Tale gruppo, composto da uomini e donne (di cui una incinta), avrebbe iniziato ad insultare il domatore delle tigri accusandolo di drogare gli animali per renderli docili. Dalle offese verbali ai fatti il passo sarebbe stato estremamente breve. Il domatore sarebbe stato colpito con un pugno e, a quel punto, è scattato il parapiglia tra gli altri uomini e alcuni componenti del circo. Il bilancio è stato di alcuni contusi e feriti: la titolare del circo, il domatore di 60 anni e la moglie di questi oltre a una donna incinta, che faceva parte del gruppetto di animalisti accompagnati in ambulanza presso l’ospedale “Vito Fazzi”. Sono stati momenti concitati. C’è stato un fuggi fuggi generale. Molti spettatori sono rientrati nella struttura principale temendo un incendio o la fuga di qualche animale.
E’ stato richiesto da più parti l’intervento dei carabinieri impegnati – in quei momenti – nelle campagne tra Lecce e Torre Chianca per il ritrovamento delle ossa in un pozzo a pochi chilometri di distanza. Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di Lecce che dovranno ora fare luce su quanto accaduto acquisendo dichiarazioni e testimonianze. In mattinata i titolari del circo hanno formalizzato denuncia anche negli uffici della caserma dei carabinieri di Surbo. “Non tutti possiamo pensarla allo stesso modo. Si può tollerare una critica ma l’insulto non è corretto per chi arriva in un paese sconosciuto per lavorare” commenta Nello Chiarello, direttore marketing del circo. Rimane il rammarico per un episodio estremamente increscioso consumato sotto gli occhi dei tanti bambini presenti.