LECCE – Assembramenti in stazione dopo un viaggio, per molti, anche di 13 ore. Ammassati l’uno vicino all’altro. Senza poter rispettare le distanze di sicurezza anticontagio da Covid-19. In attesa che i poliziotti chiamassero tutti gli utenti a voce per controllare temperatura e autocertificazione. Proseguono i disagi per chi arriva dal Nord nel Salento ai tempi della pandemia. Ieri sera, come documentano le foto, si è verificata una situazione limite quando in stazione è arrivato un Freccia Argento da Roma alcuni minuti prima delle 22. Tra i passeggeri, molti arrivavano dal Nord. Da Milano o da altre città lombarde. Perché i treni in partenza dal capoluogo lombardo con destinazione Salento sono stati soppressi.
E chi decide di arrivare a Lecce deve ingegnarsi e fare, volente o nolente, percorsi alternativi. Spesso lunghi e sfiancanti. Ieri sera, poi, i controlli sono andati avanti per le lunghe con gente ammassata sul binario in attesa di essere chiamata. Perché come prevede la prassi sono necessari la misurazione della febbre e far controllare l’autocertificazione per collocarsi in quarantena come prevede l’ordinanza emanata dal Presidente della Regione Michele Emiliano. Solo che come documentano le foto si è creato un pericoloso assembramento. Ed è proprio necessario arrivare a situazioni simili?