Giulia Cecchettin è stata ritrovata morta: anche lei, come Saman, assassinata da chi diceva di amarla. Il corpo della 22enne è stato trovato dopo una settimana dalla scomparsa, ma già da un po’ le speranze di trovarla in vita erano poche. Filomena D’Antini consigliera di Parità della provincia di Lecce con una nota chiede a tutti i sindaci di illuminare il 25 novembre i palazzi comunali di rosso in memoria di Giulia Cecchettin ritrovata morta in queste ore nel lago di Barcis.
La consigliera si stringe al dolore dei famigliari, degli amici e dei tanti italiani che in queste ore hanno pregato e sperato che Giulia fosse viva. “Purtroppo Giulia è stata uccisa a causa di un amore malato che nulla a a che fare con l’amore vero – spiega D’Antini – L’amore sano e vero esiste, continua la consigliera D’Antini, impegnata da sempre in azioni di contrasto alla violenza di genere, basta solo saperlo riconoscere e sapersi allontanare da chi è ossessivo nell’ imporre le proprie idee, da chi è possessivo, da chi è violento. Bisogna denunciare e chiedere aiuto agli organi competenti. Spesso le vittime pensano di poter agire da sole e aiutare i loro carnefici, di poterli convincere che l’amore è altro ma, se agiscono da sole, spesso muoiono. La richiesta ai comuni, conclude la consigliera D’Antini di colorare di rosso i palazzi comunali in memoria di Giulia Cecchettin è un gesto simbolico che sta a significare che gli amministratori locali sono pronti ad aiutare le vittime di violenza e a contrastare la violenza di genere”.